9 Agosto 2023
17:23
Il Comitato contro il centro islamico al quartiere Europa: “Il Comune avrebbe potuto fermare il progetto”
ALESSANDRIA – Il “Comitato spontaneo avverso al progetto di insediamento del nuovo centro islamico e moschea in via Don bosco ad Alessandria” punta a far valere le proprie ragioni anche in un incontro pubblico da organizzare nel mese di settembre. Il comitato, ha spiegato, era presente anche durante la seduta del consiglio Comunale in cui è stato concesso il diritto di superficie per realizzare il parcheggio del centro islamico ed è convinto di aver letto sul volto del sindaco, Giorgio Abonante, i segni della “noia” e del “disinteresse” durante la discussione a Palazzo Rosso.
L’attuale primo cittadino non sarebbe però l’unico a essersi “disinteressato” alla questione. Per il comitato, infatti, il Comune avrebbe potuto impedire la realizzazione del centro islamico al quartiere Europa facendo valere una clausola inserita nel primo contratto di concessione di quella superficie alla Chiesa Ortodossa. Quell’atto, evidenza il comitato, riporta la “data del 2011”: “Quattro sindaci fa”.
“Nell’atto il Comune e il legale rappresentante della Parrocchia Ortodossa romena stipularono l’accordo iniziale. La concessione del diritto di superficie, a memoria ma basta leggere il documento rintracciabile negli archivi municipali, era vincolato dall’obbligo di ultimare i lavori entro e non oltre tre anni dal conseguimento del titolo. In caso di inadempienza il Comune, previa diffida 180 giorni prima, avrebbe potuto dichiarare risolta la concessione e l’immobile sarebbe tornato in piena proprietà della città, senza oneri o indennizzi di sorta”.
Per il comitato “è ragionevole” pensare che il Comune avesse “la facoltà” di chiedere indietro il terreno: “Nonostante ciò tale diritto non fu mai esercitato dalla giunta Rossa e così in seguito venne ceduto alla Comunità dei Mussulmani di Alessandria (dalla giunta Cuttica)”. Il disappunto del gruppo di cittadini rispetto alla decisione di concedere il diritto di superficie su una parte del terreno comunale in via San Giovanni Bosco, dietro la Chiesa Evangelica, per la realizzazione del parcheggio di pertinenza del centro islamico è “totale” perché secondo il comitato mette le basi per la realizzazione di un insediamento che “trasformerà radicalmente la zona residenziale della città arrecando problemi di ordine pubblico e sicurezza e stravolgendo il suo assetto attuale”. Stigmatizzato, poi, anche il mancato cenno durante la discussione in Consiglio al nuovo PAI/2022 (argini Bormida), che inserirebbe anche l’area di costruzione del Centro Islamico tra quelle a rischio esondazione: “Questo importante particolare di sicurezza è stato considerato dall’amministrazione comunale?” chiede quindi il comitato.