4 Settembre 2023
05:55
Polemica Casa delle Donne, Ravetti (Pd) alla minoranza: “Non strumentalizzi me.Dea”
ALESSANDRIA – “Sono storie e impegni differenti che non vanno confusi e nemmeno strumentalizzati“. Anche il consigliere regionale Domenico Ravetti è entrato nel merito dell’ultima polemica politica ad Alessandria nata dopo l’assegnazione da parte del Comune dell’ex mensa Guala al quartiere Europa al collettivo Non Una di Meno, tramite l’associazione Welcome, destinata a diventare la nuova “Casa delle Donne”. La decisione di Palazzo Rosso era stata criticata dalla minoranza, anche alla luce delle osservazioni del centro antiviolenza me.Dea che, in una nota, pur rallegrandosi col collettivo, aveva invocato “regole chiare, lecite e trasparenti, affinché tutte le associazioni possano partecipare ad armi pari”.
“Un conto è la vicenda della sede assegnata dal Comune, con relativa convenzione, all’associazione Welcome (meglio conosciuta come Non Una di Meno) su cui si sta esercitando la politica nel solito e legittimo conflitto politico e amministrativo” ha precisato Ravetti “e un conto è il solco su cui si muove Me.dea che è problematico ma che non può e non deve essere strumentalizzato da nessuno. Dei problemi oggettivi che vivono le donne di Me.dea (operatrici o vittime di violenza) sono certo che presto formalmente se ne parlerà in Comune e sono altrettanto certo che tutti, per primo il sindaco, di cui conosco la sensibilità, faranno il possibile per affrontarli e per condividere soluzioni possibili”.
“Ho conosciuto il gruppo dirigente dell’associazione me.dea contro la violenza alle donne nel 2015” ha concluso il consigliere regionale “ai tempi del confronto a proposito della legge regionale sulla prevenzione e contrasto della violenza di genere e del regolamento attuativo approvati nel successivo 2016. A più mani abbiamo scritto il sistema molto complesso della rete istituzionale a tutela delle donne vittime di violenza, a partire dai centri antiviolenza, alle case rifugio, agli ospedali con il codice rosa, ai compiti assegnati ai gestori istituzionali delle politiche sociali, alle scuole, agli enti locali. Abbiamo determinato specifici obiettivi, attribuito fondi, inserendo nel contesto normativo anche la prevenzione dei fenomeni della tratta e della riduzione in schiavitù oltre alla prevenzione del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili. Abbiamo previsto un’apposita formazione e aggiornamento delle operatrici e operatori con precisi standard formativi. Abbiamo istituito un Fondo di Solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti”.
Nella foto il consigliere regionale Domenico Ravetti insieme alla presidente e alla vicepresidente di me.Dea Sarah Sclauzero e Carlotta Sartorio