Autore Redazione
martedì
5 Settembre 2023
12:34
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Politica - Alessandria

Rita Rossa alla minoranza: “Affrontiamo in modo condiviso i bisogni della comunità. Stop leoni da tastiera”

Rita Rossa alla minoranza: “Affrontiamo in modo condiviso i bisogni della comunità. Stop leoni da tastiera”

ALESSANDRIA – La capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale ad Alessandria, Rita Rossa, invita la politica locale a ragionare in termini costruttivi sui problemi che stanno travolgendo i Comuni. L’esponente del Pd ha chiesto in particolare alla minoranza di dismettere la veste da “leone da tastiera” e abbandonare slogan precostituiti per affrontare con serietà problemi come lo stop al reddito di cittadinanza o la congestione al Pronto Soccorso. La proposta è di adottare linee condivise nella Conferenza dei Capigruppo per decidere come rispondere alle “richieste prefettizie fatte in nome del Governo“. Di seguito l’appello di Rita Rossa:

Il Sindaco è la figura istituzionale più esposta alle richieste e ai bisogni della propria comunità e questo è ciò che caratterizza il suo mandato. Sempre più spesso, ultimamente, i sindaci sono sottoposti ad una specie di “tiro al piccione”, su cui scaricare problemi e inefficienze dello Stato. Si prenda ad esempio la cancellazione del reddito di cittadinanza, esso ha, di fatto, scaricato sui Comuni il peso di situazioni derivanti dalla domanda di protezione sociale di chi, improvvisamente, si trova senza tutele né alcuna fonte di reddito. Qui non si tratta di disquisire in astratto sulla migliore forma di reddito di inclusione o dello strumento migliore per garantire il minimo a chi non ha nulla e nemmeno si disquisisce sulla degenerazione assistenzialistica o sulle storture dell’uso del RdC. Qui si parla delle ricadute che centinaia di migliaia di sms hanno sulle persone. Si parla del disagio dei Comuni scaraventati in trincea, a mani nude, di fronte al disagio crescente. A questo si aggiunga l’allarme, lanciato da Anci, per la decisione del Governo di ridurre i fondi PNRR, a cantieri già avviati. Una situazione drammatica per il futuro delle opere già appaltate e strategiche per le città. Senza contare la mancanza di attenzione dei Ministeri competenti in merito agli strumenti di bilancio e finanza locale che diano corpo alle Autonomie locali. Oppure le stravaganze del blocco alla circolazione degli euro 5, in assenza di politiche e di investimenti sul trasporto pubblico e locale. Non meno grave, per i Comuni e i Sindaci, la disattenzione nei confronti della Sanità pubblica, a cominciare dalla riduzione di finanziamenti sulle Case di Comunità. Il disagio per le lunghe liste d’attesa, la congestione nei Pronto Soccorso e la difficoltà delle strutture sanitarie ricadono sui cittadini, sul personale medico e sanitario e sui territori. In questa situazione l’aumento costante ed esponenziale degli sbarchi sta mettendo in difficoltà i Sindaci per una gestione ministeriale e centralizzata dell’accoglienza che ha il compito di macinare numeri e redistribuzione. Ai Sindaci viene richiesta disponibilità, da parte delle Prefetture per conto del Governo e, spesso, i Primi Cittadini sono l’ultimo anello di un percorso nel quale non hanno voce in capitolo ma devono essere in prima linea nel dare risposte. Per ognuno di questi riferimenti potrei citare casi specifici e situazioni che riguardano molte città. Altrettanto si potrebbe fare per Alessandria, dove il Sindaco Abonante,dal giorno del suo insediamento, apre riflessioni concrete e chiede dialogo e collaborazione propositiva a tutti, compresa la minoranza che siede in Consiglio, perché sulle questioni che riguardano le emergenze o il futuro dei cittadini e delle cittadine non si può avere un approccio ideologico o di parte. Allora occorre, insieme, chiedere attenzione al Governo e all’Europa, chiedere risorse per un modello di accoglienza che destini personale qualificato e preparato per dar vita a progetti condivisi con i territori e non solo a soddisfare l’emergenza di numeri, spesso grandi. Ecco perché mi paiono incomprensibili alcune polemiche nei confronti del Sindaco Abonante, per lo più in forma di superficiali parole d’ordine più adatte ai leoni da tastiera che a politici e rappresentanti di minoranza. La mia proposta è di investire di questa responsabilità la Conferenza dei Capigruppo del Comune per decidere, in maniera condivisa, come collaborare con le richieste Prefettizie fatte in nome del Governo; come sollecitare l’invio di risorse per gestire questa delicata situazione; per lavorare, in un passaggio fondamentale, alla condivisione di un modello di accoglienza diffusa e responsabile“.

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