11 Settembre 2023
19:33
Installazione alla rotonda Solvay, l’ex assessore Lombardi: “Cosa ne pensa il Comune di Alessandria?”
ALESSANDRIA – Dopo le perplessità già sollevate venerdì scorso, anche il giorno dopo l’inaugurazione dell’installazione luminosa dell’artista Marco Lodola sulla rotonda vicino alla Solvay, finanziata dalla stessa multinazionale, l’ex assessore all’Ambiente di Alessandria, Claudio Lombardi, ha rimarcato la propria contrarietà rispetto a questa iniziativa.
“L’opera, sponsorizzata da Solvay, raffigura due danzatori ed è stata illustrata nei giorni scorsi dall’azienda come “Una coppia danzante che rappresenta l’incontro fra la comunità alessandrina e l’azienda” suscitando l’indignazione di comitati ambientalisti e singoli cittadini, fra cui chi scrive, per due principali motivi” ha precisato Lombardi.
“Il primo: “l’incontro” con la comunità alessandrina delle aziende del Polo Chimico ha causato un immane disastro ambientale minando gravemente la salute degli abitanti della Fraschetta.
Il secondo: un’opera che rappresenta tale “incontro” deve essere discussa ed approvata dagli abitanti di Spinetta, in quanto ne viene ad essere l’effigie e non già imposta da una amministrazione comunale (il sì a questa opera risale all’inizio del 2022, durante la Giunta Cuttica, ndr). Ma sorprendentemente dai resoconti dell’inaugurazione si apprende che all’artista è stata commissionata l’opera con un intento assai diverso. Infatti, secondo Lodola ‘l’opera è per me il simbolo perfetto di due sposi, la città e il sobborgo di Spinetta, le cui vite si sfiorano, si intrecciano continuamente’. Lodola non pare minimamente al corrente dei tragici “incontri” fra il Polo Chimico e Spinetta, pare essere stato ingannato: ha concepito l’opera come celebrazione del connubio fra Alessandria e Spinetta non già per celebrare quello con Solvay”.
“Siamo ansiosi” ha concluso Lombardi “di conoscere in merito il parere del Comune di Alessandria e, auspicando che condivida la posizione di Lodola, siamo in attesa che si celebri l’auspicato sposalizio e che porti come doni maggior cura del sobborgo, carente di manutenzione, con gravi problemi di viabilità, privo di centri di aggregazione, e soprattutto della salute degli abitanti, minacciata e compromessa dalla presenza dell’azienda sponsor dell’opera”.
Foto di Claudio Desimoni