13 Settembre 2023
15:28
Proprietari obbligati a togliere le erbacce davanti a casa: sì del consiglio comunale di Alessandria
ALESSANDRIA – Una mozione che, di sicuro, ha fatto discutere quella presentata martedì sera in consiglio comunale ad Alessandria dal presidente del gruppo SìAmo Alessandria, Giuseppe Bianchini e votata in modo compatto dalla maggioranza.
“I proprietari, gli amministratori degli stabili e tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno disponibilità di immobili prospicenti alla pubblica via avranno l’obbligo di togliere le erbacce lungo il perimetro degli edifici, pertinenze e muri di cinta connessi, di tenere regolate le siepi e recidere i rami che si protendono oltre il limite della proprietà così da non ridurre la pedonalità del marciapiede” ha spiegato il consigliere Bianchini.
Dopo i 20 sì della maggioranza di centrosinistra ora il tema sarà discusso in una specifica commissione consiliare, durante la quale si modificherà il regolamento di Polizia Urbana. Solo a quel punto i dettami della mozione entreranno in vigore.
Contrari tutti i partiti della minoranza. “Si chiede di fare quello che il sindaco già ci aveva suggerito, di dotarci di cesoie e guanti per fare quello che l’amministrazione non riesce a garantire” ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia Emanuele Locci “non solo si aumentano le tasse. Non penso sia giusto imporre un comportamento ai cittadini, questa è un’altra azione che si colloca in un percorso di imposizione di scelte, una azione illiberale”.
“Si va oltre la richiesta di sfalcio, di curare le siepi e tagliare piante. Con questa mozione vogliamo dare la patente di giardinieri ai cittadini” ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Davide Buzzi Langhi “nulla in contrario a chi vuole abbellire la sua città ma siamo un partito liberale, vogliamo che resti una azione di puro volontariato. Un altro conto è l’approvazione del consiglio comunale, dopo che già i cittadini pagano le tasse e non hanno il minimo servizio in cambio, sia nei sobborghi che nelle vie centrali e trafficate. Basti pensare che nella circonvallazione si vedono arbusti e cespugli ora alti 1 metro e 90. Insomma, si chiedono sacrifici ulteriori ai cittadini e dall’altra parte il Comune non ha messo in piedi alcun provvedimento per offrire questo servizio a chi paga le tasse. Con che coraggio andiamo a chiedere questo ai cittadini. Sappiamo che curare la città è complicato e i soldi sono pochi ma non accettiamo che non si faccia nulla. Invece chiediamo che lo sfalcio avvenga con puntualità da parte delle aziende incaricate”.
“Chi dovrà controllare?” si è chiesto il consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Sciaudone “qual è la sanzione se non vengono tolte le erbacce? Cosa si incorre se non lo si fa?”
“Potrebbe essere una mozione sostenibile a fronte di una gestione ordinaria della città accettabile, a fronte di sforzi del comune su questo fronte ma” ha aggiunto il capogruppo della Lega Mattia Roggero “l’amministrazione non sta facendo la sua parte. Era stato detto che non c’erano soldi disponibili, anche poi abbiamo visto che per altri provvedimenti come l’assegnazione dell’ex mensa Guala a Non Una di Meno i soldi si trovano. Questa è una scelta politica. Io sarei anche d’accordo se si chiede di curare il giardino di casa propria ma sono contrario se si chiede di togliere le erbacce davanti a casa. Verrebbero coinvolti anche anche affittuari e condomini. Io vivo in Pista e alcuni marciapiedi sono vergognosi. Certo, durante la nostra amministrazione Alessandria non era la Svizzera ma oggi, da semplice cittadino, dico che la città è peggio di prima: più sporca e con erbacce spontanee che invadono i marciapiedi”. “L’ennesimo scaricabarile verso i cittadini” ha aggiunto la collega di scranno Cinzia Lumiera.
Durante la discussione la mozione è stata difesa dagli esponenti della maggioranza. “Chi ha la siepe non ha il diritto di dar fastidio a chi passa sui marciapiedi, nella maggioranza dei casi la prevalenza di questi interventi riguarda i condomini” ha ribattuto lo stesso Bianchini “nessuno si lamenta, ad esempio, rispetto all’obbligo di spalare la neve. Questa iniziativa non offende nessuno e potrebbe portare a un calo del 30% dei costi”.
“Quello del collega Bianchini è un ragionamento di puro buon senso” ha aggiunto il capogruppo della lista Abonante per Alessandria Lodovico Como “le norme hanno senso quando danno alle persone la facoltà di fare una cosa buona. Non è un obbligo o una imposizione. Si cerca di creare le condizioni affinché chi gestisce gli immobili faccia anche questa piccola parte di lavoro”.
“Ci sono molte parti della città che sono in situazione di degrado” ha aggiunto Gianni Ivaldi, capogruppo di Alessandria Civica “non sono per l’imposizione e per gli obblighi, bisogna costruire percorsi di relazioni e coinvolgimento delle persone. Alessandria ha tanti cittadini virtuosi, l’amministrazione ha grande responsabilità e può fare molto”.
“Racconto una esperienza personale” ha aggiunto Valerio Vanin, consigliere Pd “come associazione Idea Onlus nel 2019 abbiamo attivato un progetto per provvedere al diserbaggio davanti alle scuole elementari, medie e superiori. Abbiamo pensato che fosse un servizio pubblico, questo vuol dire essere partecipi di una comunità che si prende cura degli altri, si chiede un piccolo coinvolgimento di volontari a chi ha cuore la comunità. Non vedo questa mozione come un tentativo di scaricare o sollevare l’amministrazione dai compiti che deve portare a termine”.
Foto di Ellie Burgin