15 Settembre 2023
05:01
Superbonus, l’allarme di Cgil e Uil: “Tantissimi lavoratori edili a rischio licenziamento, una tragedia”
PIEMONTE – Le segreterie regionali di Fillea Cgil e Feneal Uil hanno definito “drammatici” i numeri degli esodati del Superbonus, lanciando così un vero e proprio “grido d’allarme” rispetto al blocco del credito dei bonus edilizi, in particolare del Superbonus 110%. “Si è venuta a creare una grave situazione economica e sociale che non può essere ignorata. I dati a livello nazionale sono chiari ed eclatanti” hanno sottolineato i sindacati “stiamo parlando di circa: 420.000 famiglie di committenti, 60.000 imprese, 70.000 tecnici, oltre mezzo milione di persone coinvolte nella drammatica sventura di non avere monetizzato i crediti maturati nel 2021, 2022, 2023 e per gli anni a seguire e questo comporterà enormi problemi all’ economia italiana. Il Governo e il Parlamento non possono ignorare questa situazione e devono affrontarla”.
“Tantissimi lavoratori edili sono a rischio licenziamento, perché le loro ditte chiuderanno per fallimento avendo cassetti fiscali pieni di crediti e assoluta mancanza di liquidità. Numerose famiglie di committenti hanno la casa sventrata, non ultimata, vivono in affitto o da parenti o in garage, non avendo monetizzato le risorse per ultimare i lavori. I tecnici, direzione lavori, asseverati verso Enea e con Visto di conformità di commercialisti, che non riescono a riscuotere i crediti degli sconti in fattura dei lavori progettati in pratica hanno lavorato gratis”.
Secondo le parti sociali nel solo Piemonte il Superbonus 110% nel 2022 ha generato 27.880 interventi di riqualificazione per un valore di 4 miliardi e 800 milioni di euro. Nella nostra Regione, negli ultimi 3 anni, si sono registrati in media 8.500 lavoratori in più nel settore edile, con una crescita delle ore lavorate di circa il 50%: “Ma adesso all’ombra delle Alpi sono a rischio 2.500 imprese e migliaia di posti di lavoro. Un andamento che evidenzia come l’edilizia in Piemonte possa realmente rappresentare un fattore di crescita per l’economia e l’occupazione”.
“Per Fillea Cgil e Feneal Uil un’altra strada è possibile: mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30mila euro, per i condomini di periferia e per le case popolari; attuare politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città, per la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento; garantire qualità del lavoro e delle imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietare il continuo ricorso al subappalto” hanno sottolineato Massimo Cogliandro, segretario Generale Fillea Torino e Piemonte e Giuseppe Manta, Segretario Generale Feneal Uil Piemonte “i cittadini ed i lavoratori hanno creduto in una legge dello Stato, un legittimo affidamento. Non devono essere traditi dai rappresentanti dello Stato e bisogna che si capisca che non è possibile cambiare una legge in corso d’opera, rovinando la vita a centinaia di migliaia di persone che si sono affidate a quella Legge e a quello Stato. Il cambio di Governo e di maggioranza politica non può giustificare questa scellerata azione. Una tragedia che coinvolge 2 milioni di famiglie, una tragedia di cui nessuno parla”.