Autore Redazione
sabato
16 Settembre 2023
05:44
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Politica - Alessandria

Tensione alla Casa delle Donne, Roggero (Lega): “Si revochi la concessione”. Non Una di Meno: “Nessuna spinta”

Tensione alla Casa delle Donne, Roggero (Lega): “Si revochi la concessione”. Non Una di Meno: “Nessuna spinta”

ALESSANDRIA – “Ogni commento è superfluo“. Il capogruppo della Lega, Mattia Roggero, è amareggiato rispetto a quanto avvenuto venerdì sera. Lui e i colleghi della minoranza, Emanuele Locci (capogruppo di Fratelli d’Italia) e Davide Buzzi Langhi (capogruppo di Forza Italia) sono stati respinti all’ingresso della Casa delle Donne dal collettivo Non Una di Meno, in occasione dell’avvio della tre giorni del Festival Transfemminista e Queer, il primo evento organizzato nella nuova struttura, l’ex mensa Guala in via San Giovanni Bosco, concessa in comodato d’uso dal Comune al collettivo.

“Ci hanno lanciato acqua e vino, inoltre siamo stati spintonati” ha aggiunto Roggero “la violenza non va mai giustificata. Siamo dei consiglieri comunali che volevano assistere all’inaugurazione di questo centro di incontro, come ce ne sono tanti altri. Alla fine sono intervenute le forze dell’ordine, tutto questo è assurdo. Noi siamo pubblici ufficiali e rappresentanti dei cittadini. Tutto ciò è molto grave, chiederemo al sindaco di commentare questa vicenda. Secondo noi ci sono tutti i presupposti per revocare la concessione dello stabile a Non Una di Meno. Chi gestisce un centro di incontro dovrebbe essere a-politico e a-partitico. Noi, tra l’altro, non avevano alcun simbolo di partito, ci siamo presentati senza alcuna bandiera”.

Non si è fatta attendere la replica di Non Una di Meno: “Nessuna spinta e, di sicuro, il vino non veniva servito” ha precisato Anita Giudice, una delle esponenti del collettivo “i consiglieri Roggero, Locci e Buzzi Langhi non sono semplici consiglieri ma in passato hanno fatto dichiarazioni escludenti nei nostri confronti, con vedute omofobe e razziste. Abbiamo semplicemente detto loro che non erano benvenuti, non sono dei semplici cittadini. Perché, come hanno fatto tanti altri cittadini, non si sono presentati insieme a noi in piazza per l’8 marzo? Al contrario hanno espresso un dissenso chiaro nei nostri confronti”.

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