Autore Redazione
lunedì
23 Novembre 2015
23:00
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Politica - Alessandria

Sanità: il Piemonte individua i centri di riferimento per le patologie tumorali

Sanità: il Piemonte individua i centri di riferimento per le patologie tumorali

Il Piemonte è la prima Regione italiana ad aver individuato i Centri di riferimento per la cura le singole patologie tumorali, nell’ambito del proprio Dipartimento di rete oncologica, anche questo unico in Italia. Ferma restando la libertà dei pazienti di scegliere il centro dove farsi curare, il provvedimento, hanno spiegato dalla Regione Piemonte, consente di fornire ai malati oncologici le risposte più appropriate rispetto alle complessità delle patologie, assicurando qualità delle prestazioni e la presa in carico in tutto il percorso di cura.

Per quanto riguarda l’area “Piemonte Sud Est” l‘Ospedale SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria è stato individuato come uno dei tre centri di riferimento per i tumori della mammella anche se  sarà sottoposto a monitoraggio per i prossimi 24 mesi. I cittadini, per quanto riguarda i tumori alla mammella potranno inoltre fare riferimento anche all’Ospedale di Tortona e al “Cardinale Massaia” di Asti.

Tre anche i centri individuati per i tumori del colon retto e dello stomaco. Si tratta  del SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria, l’Ospedale di Casale Monferrato e il Cardinale Massaia di Asti (quest’ultimo sottoposto a monitoraggio per i prossimi due anni per i tumori dello stomaco).

I centri di riferimento per i pazienti affetti da tumori del pancreas e delle vie biliari sono poi il SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria,  l’Ospedale di Casale e quello di Asti, gli ultimi due sottoposti a monitoraggio per i prossimi 24 mesi. Sempre per l’area del Piemonte Sud Est i tre centri di riferimento per i tumori del fegato saranno Alessandria, Asti e Casale, anche se tutti i tre centri saranno comunque monitorati nei prossimi 2 anni per verificare il mantenimento degli standard previsti.

Per i tumori ginecologi la Giunta Regionale ha invece previsto un unico GIC interaziendale all’A.O. SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria e l’ASL di AT – Ospedale Cardinale Massaia  (sottoposti a monitoraggio per i prossimi 24 mesi). Due, poi, i centri di riferimento per i tumori cutanei: l’ospedale di Alessandria e di Asti. Il SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria è stato inoltre indicato dalla Regione come centro di riferimento dei tumori toraco-polmonari, con visite collegiali garantite anche negli Ospedali di Casale Monferrato (ASL AL) e di Asti (ASL AT).

Per i tumori della testa e del collo saranno due i centri di riferimento: il Cardinale Massaia di Asti e l’Ospedale di Alessandria per cui è prevista la possibilità  di GIC unico interaziendale con il nosocomio di Casale Monferrato.

Tre, poi, i centri per i tumori  della tiroide e delle ghiandole endocrine: l’Ospedale di Alessandria,  centro di riferimento regionale per i trattamenti di medicina nucleare,  Casale Monferrato, quest’ultimo con la possibilità di intervento sulle altre sedi ospedaliere dell’ASL e il Cardinale Massaia di Asti ( sottoposto a monitoraggio per i prossimi 24 mesi). I tre centri individuati poi nell’area Piemonte Sud Est per i tumori urologici sono: il SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria, il  Cardinale Massaia di Asti e l’Ospedale di Novi Ligure, quest’ultimo  con trattamenti endovescicali previsti anche all’Ospedale di Casale Monferrato.

Unico centro di riferimento per le patologie tumorali del sistema nervoso sarà poi l’Ospedale di Alessandria, mentre l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino è stato selezionato come unico centro di riferimento dei sarcomi e  per gli interventi più complessi  in caso di metastasi ossee. 

Il trattamento delle patologie più complesse, come le leucemie acute e alcune forme di linfoma e di mieloma, verranno poi effettuate nei seguenti Centri: SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria,  S. Croce e Carle di Cuneo, A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, A.O.U. Città della Salute e della Scienza – centro di riferimento regionale per i linfomi cutanei e le neoplasie ematologiche rare, A.O. Mauriziano. Tre, infine, i centri individuati per  il trattamento delle altre forme di linfoma e mieloma, dei disordini linfoproliferativi cronici  e delle sindromi mielodisplastiche: SS Antonio, Biagio e C. Arrigo di Alessandria,  l’Ospedale di Casale e Ospedale Cardinal Massaia di Asti.

“La delibera approvata  dalla Giunta si inserisce nel lavoro del Piemonte che conta sulla Rete Oncologica e tiene conto del riordino della rete ospedaliera con l’applicazione dei parametri fissati dal Patto per la Salute: un ulteriore, rilevante tassello in vista del confronto con il tavolo di monitoraggio romano previsto per questa settimana ”: così l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha commentato insieme al direttore regionale della Sanità, Fulvio Moirano, e al coordinatore della Rete oncologica Piemonte Valle d’Aosta, Oscar Bertetto, la delibera approvata oggi dalla Giunta.

I centri sono stati scelti sulla base di requisiti tra cui il modello organizzativo, il volume di attività appropriata, l’esperienza degli operatori, le dotazioni tecnologiche. I Centri di riferimento che nel corso del tempo non dovessero mantenere i requisiti perderanno la qualifica “a certificare – hanno precisato dalla Regione – come l’attenzione del Dipartimento della Rete Oncologica e della Regione sarà costante sull’attività dei Centri stessi, a tutela dei pazienti”

 

 

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