“Mi rivolgo innanzitutto all’assessore Rossi che con il Presidente Spinelli (stasera assente) sono da 25 anni presenti in questo consiglio per avere conferma dalla loro memoria di quanto mi accingo a dire.
Questo Ente e le sue società o aziende hanno una storia di contenziosi spesso con tristi epiloghi ai più attenti noti.
Dico questo pensando all’oneroso e complesso rapporto tra società con Casale nei primi anni 2000 come ai fallimenti Alessandrini di Atm ed Aspal.
Premessa necessaria per evitare che mi venga attribuita una casacca diversa da quella con i colori rosso/blu di Valenza che porto.
Aggiungo anche ,come ho fatto peraltro nella commissione consiliare di venerdì, che ho la massima stima della struttura e del lavoro di Cissaca che reputo un soggetto capace e serio.
Chiederei però a tutto il consiglio di condividere con me l’idea che questa sera si è chiamati a deliberare l’adesione ad una società a tutti gli effetti nella sua forma di consorzio di servizi.
Dico questo per la consapevolezza di tutti e per ricordarvi che questa tesi è fatta propria da 2 sentenze di secondo grado del Tribunale di Torino.
Tutta questa premessa per dire che a nostro avviso una scelta di tale importanza avrebbe dovuto avere quell’iter che è descritto in delibera, annunciato all’inizio del percorso oltre un anno fa ma mai avvenuto.
Partiamo dal rispetto delle cose scritte:
“dare atto che nel corso degli ultimi mesi ,sono intervenuti confronti tra i Comuni ed il Cissaca, e che da tali confronti sono scaturite intese, in forza delle quali è stato stabilito di attuare l’entrata dei Comuni del Valenzano a fare data da 1 Gennaio 2024, ritenendo completata la fase sperimentale di gestione transitoria dei 18 mesi, vale a dire dal 1 Luglio 2022 fino al 31 Dicembre 2023”.
Appare evidente come i comuni si siano mossi in ordine sparso per cui diventa difficile parlare di Valenzano e ci risulta inevasa dall’estate 2022 una richiesta di Pecetto e S. Salvatore di un tavolo tecnico per approfondire i contenuti del rapporto e dei servizi. Per chi non fosse stato presente in commissione venerdì scorso peraltro il Signor Sindaco e l’assessore Gatti con delega ai Servizi Sociali hanno reso noto di non avere mai letto lo statuto di Cissaca e di solo immaginare il possibile futuro ruolo di Valenza e le future condizioni contrattuali con il Consorzio. Come detto in Commissione, non me ne vogliano i più permalosi, questo dettaglio è piuttosto imbarazzante per l’immagine del nostro Comune e per l’auspicio di vedere tutelati i diritti della nostra comunità.
“preso atto che l’Art. 6 della convenzione del Cissaca prevede che richiesta di ammissione di un nuovo Comune deve essere deliberata dal Consiglio Comunale del Comune richiedente e che l’ammissione al Consorzio di un nuovo Ente sarà oggetto di una deliberazione da parte dell’Assemblea consortile, col voto favorevole di tanti Enti consorziati che rappresentino almeno 850 millesimi delle quote capitarie”.
E’ evidente un simpatico refuso nella citazione dell’Art. 6 in quanto manca “…e deve essere presentata 6 mesi prima della chiusura dell’esercizio “. Oggi quanto manca al 31 Dicembre ? E’ pertanto legittima la nostra deliberazione?
Considerato inoltre che in premessa della delibera si cita la necessità “che la fusione meritava un approfondito esame della consistenza delle 2 realtà aziendali ed un approfondimento dei processi gestionali…” tutto ciò non mi pare sia avvenuto in giunta, nella commissione competente e tra i consiglieri. E allora mi domando :
quanti Consiglieri sono al corrente che la convenzione che seguirà questo atto, di cui non vi è traccia in delibera, all’Art. 2 al punto N prevede che Cissaca si occupi della “gestione dei presidi socioassistenziali residenziali per autosufficienti e non autosufficienti…” ??? Tradotto Uspidalì… Cosa sarà della gestione della Nostra Casa di Riposo? Non sarebbe necessario fare le adeguate precisazioni in modo formale?
quanti Consiglieri conoscono l’Art. 4 dello Statuto che prevede 3 rappresentanti su 5 ,compreso il Presidente, per il Comune di Alessandria oppure l’Art. 2 che determina la decadenza automatica del Cda alle elezioni del capoluogo ???
Non ci risultano peraltro in Statuto e Convenzione forme diverse da quelle previste dalle norme (267/2000 e 328/2000) per cui il valore dei servizi possa essere determinato dal pur bravo e da me stimato Ing. Cavallera nella sua delibera.
La previsione di Cissaca nella sua attuale formulazione ci pare individui nei residenti al 1 Gennaio di 2 anni prima il costo pro capite dei servizi istituzionali.
Non credete che le analisi e le disamine di cui si fa un grande parlare ci dovrebbero consentire di sapere quanto investe Valenza per ogni suo cittadino ???
Sapete che storicamente l’investimento era superiore ai comuni dell’Alessandrino ?
La nostra quota pro capite quindi darà accesso a più servizi ?
Forse anche il collegio dei Revisori vorrebbe sapere quanto nel triennio sarà il valore a bilancio della nuova partecipazione ? E il parere dei Revisori non lascia dubbio anche sulle loro perplessità che ricalcano quanto faticosamente sottolineato in questi mesi trasversalmente dall’Assessore al Bilancio e dal sottoscritto Presidente della Commissione Bilancio, che responsabilmente mettendo da parte partigianerie politiche hanno cercato di tutelare l’Ente in questo importante passo.
Lasciatemi infine aggiungere un sorriso sulla confusione che regna sotto il cielo in questo momento, ed anche qui chiedo riscontro ai Consiglieri ed Assessori più anziani di presenza,
Nel rispetto dei principi democratici ,dei ruoli e del Tuel normalmente è il Consiglio Comunale che da gli indirizzi alla Giunta, o meglio questo è sempre avvenuto in passato, ma evidentemente negli ultimi tempi, in omaggio ad un presunto fare (cosa non si sa), non si salva neanche l’apparenza“.
Ballerini ha poi pubblicato il parere del Collegio dei revisori dei conti. E ora promette di continuare la sua battaglia fino a quando non riterrà adeguatamente tutelate le prerogative e gli interessi di Valenza