Autore Redazione
domenica
8 Ottobre 2023
15:18
Condividi
Politica - Alessandria

Oggi la Giornata per le Vittime del lavoro. Ass. Chiorino “Inseriamo la cultura della sicurezza tra le materie di studio”

Oggi la Giornata per le Vittime del lavoro. Ass. Chiorino “Inseriamo la cultura della sicurezza tra le materie di studio”

PIEMONTE – “Rafforzare la cultura della sicurezza. È questa la strada che va seguita secondo l’assessore a Lavoro, Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, per arrestare morti e infortuni sui luoghi di lavoro. Intervenuta  questa mattina a Torino alla 73esima giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro dell’Anmil, l’assessore regionale ha sottolineato l’importanza di lavorare sul concetto di “partecipazione” e proposto di inserire il tema della sicurezza sul lavoro tra le materie di studio in classe.

Insegnando ai nostri ragazzi l’importanza di preservare la vita delle persone, responsabilizziamo e formiamo potenziali imprenditori e lavoratori di domani. Siamo in linea con il Governo Meloni nel ribadire quanto sia indispensabile acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi, delle regole già esistenti e potenziare il più possibile i controlli ispettivi come già sta avvenendo con i nuovi 42 ispettori assunti in Piemonte. A livello regionale confermo che il prossimo 25 ottobre si riuniranno le parti sociali per condividere il piano regionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro. In sede di Conferenza Stato/Regioni, invece, sarà ufficializzato il protocollo con Inail Nazionale per rafforzare la formazione di chi lavorerà nei cantieri Pnrr attraverso fondi destinati alle Regioni: in Piemonte arriveranno 700 mila euro per la formazione”.

“La sicurezza sul lavoro è un dovere ed un investimento per il futuro della nostra Nazione – ha concluso Chiorino – morire per onorare un proprio dovere è inaccettabile, a maggior ragione in età adolescenziale. L’alternanza scuola/lavoro è un’opportunità a cui non possiamo rinunciare. Bene ha fatto il Governo a non commettere lo stesso errore, come quello di rinunciare alle Olimpiadi per paura delle infiltrazioni mafiose: la soluzione ad un problema non è l’eliminazione dello strumento, semmai una revisione dello stesso in termini di sicurezza e non a caso il Decreto, varato a maggio, ha previsto un monitoraggio qualitativo dei percorsi e l’obbligo, un segno di sensibilità che va nella giusta direzione“.

Condividi