27 Novembre 2023
05:19
“Violenza sulle donne, serve un cambiamento culturale”: Cazzulo replica ai consiglieri Demarte e Bianchini
ALESSANDRIA – Pur senza entrare nel merito delle dichiarazioni dei consiglieri Bianchini e Demarte, la presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali di Alessandria, Roberta Cazzulo, ha voluto fare alcune significative precisazioni rispetto al contrasto della violenza di genere dopo che, durante l’ultima seduta, le parole dei due esponenti di maggioranza (Bianchini, presidente di SìAmo Alessandria) e minoranza (Demarte, consigliere di Forza Italia) avevano di sicuro vivacizzato il dibattito tra le varie posizioni.
“Su questo tema desideravo una Commissione Politiche Sociali “rumorosa”, caratterizzata dalla riflessione, dal confronto, dall’espressione di punti di vista differenti, dove la parola ritornasse ad avere un ruolo importante. Direi che l’obiettivo è stato raggiunto. La violenza di genere si combatte, a mio parere, con un cambiamento culturale” ha sottolineato Cazzulo “la condizione delle donne in tutto il mondo è segnata da svantaggio sociale, economico e politico. “Patriarcato” è una parola che negli ultimi giorni è stata al centro di numerose questioni, non solo politiche. Si sono fatti passi avanti ma è ancora troppo poco. Ancora oggi persistono i retaggi di una cultura patriarcale perché non è vero che la donna è libera di fare quello che vuole, le statistiche lo dicono. Durante un colloquio” ha aggiunto l’esponente della maggioranza “chiedono ad un uomo se vuole fare dei figli? Sul lavoro poi, il salario delle lavoratrici è più basso di quello dei lavoratori. C’è una sproporzione abissale. Questo vuol dire Patriarcato.
“Abbiamo fatto conquiste, abbiamo avuto il diritto al voto, la modifica del diritto di famiglia, ma la strada è tanta da fare. Questa cultura gioca su stereotipi che hanno indottrinato donne e uomini. Attenzione, però, non facciamo la guerra agli uomini: ci sono uomini che fanno la battaglia al nostro fianco per la parità dei diritti. Bisogna ripartire dall’educazione dei bimbi nelle scuole primarie, superando gli stereotipi a cominciare dal colore rosa e azzurro, dai giochi da maschi e da femmine”.
“I piccoli” ha concluso la consigliera della lista Abonante per Alessandria “devono essere liberi di esprimere le loro sensibilità. Iniziamo dal linguaggio, che non è solo declinare i sostantivi al femminile, ma altresì rispetto della donna. Ad essere educati devono essere i bambini e i genitori, la scuola non si può sostituire alla famiglia ma deve poter contare su operatrici antiviolenza formate. Basta mezz’ora extracurriculare per parlare con studenti e famiglie, non tutti hanno le nozioni basilari”.