4 Dicembre 2015
04:00
Discarica Sezzadio: i sindaci ricevuti in Regione. Ottria (Pd): “Servono interventi straordinari della politica”
TORINO – Si è tenuta giovedì in Commissione Regionale Ambiente l’audizione con i Sindaci dell’Acquese aderenti alla “Convenzione per la tutela associata di funzioni relative alla tutela ed alla salvaguardia delle risorse idriche”, in merito alla “Realizzazione dell’impianto di discarica rifiuti non pericolosi in Localita’ Cascina Borio del Comune di Sezzadio (AL) – Proponente Riccoboni S.p.A.”
La delegazione, formata dai Sindaci di Sezzadio, Cassine, Rivalta Bormida, Castelnuovo B.e Acqui Terme, dalla Responsabile dell’Ufficio Ecologia del Comune di Acqui dottoressa Novaro, dal Presidente del Comitato Sezzadio Ambiente, Enzo Daniele e dal geologo Foglino, è stata ricevuta dalla Presidente della V Commissione, Silvana Accostato e dal vice-Presidente Walter Ottria: “la rappresentanza ha finalmente avuto la possibilità di esporre direttamente ai rappresentanti regionali le articolate ragioni della loro contrarietà al progetto di costruzione della Discarica a Sezzadio, opera che rischia di compromettere la falda acquifera sottostante, una riserva d’acqua tra le più importanti della Provincia di Alessandria, e la cui potenzialità potrebbe essere utile a rifornire una popolazione di ulteriori 100.000 abitanti oltre a quelli della città di Acqui terme e dei Comuni che già attingono da quella fonte”.
L’audizione è iniziata con un’introduzione dei Sindaci presenti sulle ricadute negative dell’eventuale progetto sui cittadini ed è proseguita con una dettagliata relazione tecnica del geologo Foglino, che segue la vicenda da tempo: «a questo proposito – spiega Ottria – mi preme sottolineare come il suo intervento sia stato appassionato ed efficace, sicuramente utile a tutti i consiglieri presenti per comprendere in profondità la complessità del tema. Mi preme ribadire un concetto che lo stesso geologo ha rimarcato: questa vicenda avrà una soluzione positiva solo se arriveranno provvedimenti politici straordinari che escano dalle rigidità burocratiche e che abbiano un visione di lungo periodo».
“Per me che seguo questa vicenda dalla sua origine – conclude Ottria – , questa è stata un’ulteriore tappa nel percorso intrapreso nel 2012 e che auspico possa concludersi con una presa di posizione netta di contrarietà al progetto, ossia di tutela del patrimonio ambientale della nostra provincia e della salute dei cittadini che la abitano.”