4 Dicembre 2015
23:00
Famigliari delle vittime dell’amianto e sindacati scrivono a Renzi “per chiudere una volta per tutte questa ferita aperta”
CASALE MONFERRATO – E’ il Premier Matteo Renzi, il primo destinatario della lettera con cui organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, le associazioni delle vittime dell’amianto Afeva e Aiea, il Coordinamento Nazionale Amianto e l’Anmil hanno sollecitato l’avvio del Piano Nazionale Amianto e la razionalizzazione di tutte le nome in materia. Con la lettera, inviata tra gli altri anche ai Ministri della Salute, dell’Ambiente e del Lavoro, sindacati e associazioni hanno chiesto di costituire una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio per fornire al Parlamento le priorità di intervento nella lotta all’amianto.
Di seguito il testo della lettera:
“le scriventi organizzazioni sindacali e associazioni delle vittime dell’amianto chiedono che la legge finanziaria in discussione in Parlamento sia l’occasione propizia per dare concretezza all’avvio del Piano Nazionale Amianto (PNA) e predisporre i lavori per razionalizzare le normative che regolano la questione amianto nel nostro Paese.
Signor Presidente , come ha scritto nel messaggio all’Assemblea nazionale Amianto svoltasi al Senato il 30 novembre scorso, “è tempo di chiudere una volta per tutte questa ferita aperta rappresentata dall’amianto”. Pertanto, come richiesto anche dalla Conferenza Unificata Stato Regioni ed Enti Locali, siamo a chiederle di istituire presso la Presidenza del Consiglio la Cabina di regia del coordinamento istituzionale e del raccordo con i soggetti di rappresentanza delle problematiche dell’amianto, al fine di garantire coerenza ed efficacia agli aspetti sanitari, ambientali e sociali del Piano Nazionale Amianto.
Tale coordinamento si rende necessario anche per fornire al Parlamento le priorità di intervento per un’opportuna razionalizzazione delle normative che regolano la complessa questione dell’amianto.
A tale organismo : cabina di regia del PNA , si rende necessaria anche l’attribuzione di una dote minima di risorse finanziarie per la parte iniziale della sua attività e pertanto riteniamo particolarmente favorevole cogliere l’occasione della legge finanziaria per realizzare questo importante strumento di lotta all’amianto.
Con questo atto si compie un altro passo utile nella lotta all’amianto coerente con quanto fatto da questo Governo nella precedente finanziaria, quando dopo lo sconfortante esito del processo Eternit, il Governo rese disponibili le risorse per la bonifica di Casale Monferrato, Bagnoli, Broni , Emarese, Balangero, Biancavilla e Bari e soprattutto apri l’accesso al Fondo vittime dell’Amianto per i malati di mesotelioma causato per esposizione ambientale e familiare.
Infine, in riferimento alle bonifiche dei siti indicati , evidenziamo che i tempi di erogazione delle risorse rese disponibili dal Governo non sempre sono compatibili con i tempi di progettazione e appalto dei lavori rispetto ai vincoli temporali del patto di stabilità.
Per cui segnaliamo la necessità che tali risorse siano comunque esentate dai vincoli del patto di stabilità per scadenze riferite ai singoli anni finanziari come segnalato e richiesto pubblicamente dal sindaco di Casale Monferrato , la signora Concetta Palazzetti.
Anche tale dispositivo può essere utilmente definito nell’ambito della legge finanziaria”.