Autore Redazione
venerdì
22 Dicembre 2023
16:39
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Politica - Acqui Terme

Deposito scorie nucleari, sindaco Castelnuovo Bormida: “Serve azione corale, tutti uniti per il territorio”

Deposito scorie nucleari, sindaco Castelnuovo Bormida: “Serve azione corale, tutti uniti per il territorio”

CASTELNUOVO BORMIDA – “Dobbiamo stare uniti per un problema che interessa tutti i territori”. Queste le parole del sindaco di Castelnuovo Bormida, Giovanni Roggero, rispetto alla tema del deposito di scorie nucleari, dopo la diffusione della lista delle aree idonee diramata dal Ministero. Tra queste ben cinque si trovano in provincia di Alessandria: una comprende i territori di Castelnuovo Bormida e Sezzadio. 

Martedì la Provincia di Alessandria ha ospitato una riunione tra i tanti primi cittadini e politici del territorio. “Sindaci e amministratori di maggioranza e opposizione da due anni sono già uniti per tutto il territorio” ha sottolineato ancora Roggero non serve quindi che qualcuno tenti di fare il primo della classe solo con il tecnicismo, come emerso nei giorni scorsi dagli articoli dei giornali locali. Serve invece un’azione corale: è la dimensione comunitaria quella più efficace. L’amministrazione di Castelnuovo Bormida si è mossa già da due anni circa insieme agli altri Comuni della provincia interessati, coordinandosi per dare una risposta unitaria, supportata sempre dall’amministrazione provinciale di Alessandria che ha supervisionato tutte le attività. Il lavoro svolto dai vari tecnici incaricati ha evidenziato grandi criticità rispetto ai criteri di valutazione espressi dalla Sogin”. 

“Chiediamo fortemente, insieme ai colleghi sindaci del territorio, che non cali il dibattito e quindi faremo chiedere al presidente della Provincia, all’assessore regionale e al Ministro di tenere desta l’attenzione e magari di programmare entro gennaio, subito dopo le feste natalizie, un ulteriore momento di riflessione generale territoriale dove si affrontino le varie sfaccettature di una problematica molto importante per tutti i cittadini. E’ così importante la decisione in corso d’opera perché riguarderà i prossimi 300/400 anni del nostro pianeta e quindi dei nostri pronipoti che abiteranno ancora le nostre terre”. 

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