Autore Redazione
venerdì
11 Dicembre 2015
11:43
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Politica - Alessandria

Il sindaco interviene sul ‘caso saldi’: sanzioni più morbide e invii di accertamento sospesi

Il sindaco interviene sul ‘caso saldi’: sanzioni più morbide e invii di accertamento sospesi

ALESSANDRIA – Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, va incontro ai commercianti dopo la questione delle sanzioni per la cartellonistica dei saldi. Il primo cittadino ha incontrato questa mattina Bruno Delfino, responsabile di ICA s.r.l. in Alessandria, per esaminare il problema sollevato da alcuni commercianti sulle sanzioni per il posizionamento dei cartelli di pubblicità esposti nelle vetrine. In seguito all’incontro è emerso che “Ica si è detta disponibile” nei confronti dei circa 100 commercianti già raggiunti dalle raccomandate “a non applicare, in questi casi, la sanzione di omessa denuncia (che prevede una maggiorazione pari al 100 per cento dell’importo), qualora gli utenti provvedano a regolarizzare la loro posizione recandosi presso gli uffici dell’ ICA, in via San Giovanni Bosco 56, entro il 4 gennaio 2016“. In questo caso i commercianti pagheranno il dovuto e una mora.

La società – ha aggiunto il Sindaco – si è poi resa disponibile, su mia richiesta, a sospendere gli ulteriori invii di accertamento. Questi esercizi, circa 200, riceveranno una lettera di invito a definire la propria posizione presso gli uffici dell’Ica entro il 28 gennaio prossimo”.

Intanto, per chiarire ogni problema e pianificare una modalità di azione trasparente Rita Rossa ha convocato per lunedì, alle 10, un tavolo tecnico con Ica, le associazioni categoria e l’amministrazione, in cui verranno esaminate tutte le problematiche relative alla complessa vicenda.

Come sottolineato da sindaco al termine dell’incontro “la grande maggioranza dei commercianti alessandrini ha in questi anni regolarmente pagato le imposte di pubblicità sia permanente che temporanea e che molte delle sanzioni (specie per le insegne permanenti), interessano attività di grande distribuzione organizzata o catene di grandi marche. Per un semplice fatto di equità, oltre che per precise disposizioni di legge, è stato necessario mettere ordine in tutta la materia”.

Tuttavia, ha concluso il sindaco, “è indubbio che questo episodio abbia messo in luce alcune criticità inerenti soprattutto la comunicazione e le tempistiche (peraltro in gran parte imposte dalla legge), come è altrettanto indubbio che sia stata utilizzata strumentalmente per facili polemiche. Di fronte alla stragrande maggioranza di esercenti che pagano regolarmente le imposte dovute, è giusto che chi non lo ha fatto si metta in regola. Tanto più quando non si tratta di un cartello di “saldi” del piccolo commerciante in difficoltà, ma delle grandi insegne permanenti di ricche catene commerciali”.

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