17 Dicembre 2015
23:00
Un’interrogazione urgente per sbloccare gli stipendi dei supplenti italiani
ROMA – E’ raddoppiato in soli due giorni il numero di membri del gruppo facebook “Supplenti senza stipendio” creato dall’insegnante precaria di Alessandria, Maria Rita Castellano. Da quattro mesi costretta a tirare avanti senza stipendio e “ormai in preda alla disperazione” , aveva raccontato nei giorni scorsi a Radio Gold (clicca QUI per la notizia), la supplente alessandrina a inizio settimana ha aperto la pagina sul popolare social network per confrontarsi con chi, come lei, vive questa assurda situazione dei ritardi nel pagamento dei supplenti italiani. Un grido di allarme condiviso in poche ore da insegnanti di tutta Italia che, come Maria Rita, scontano i problemi creati dal farraginoso nuovo sistema informatico centralizzato per il computo e l’accredito degli stipendi dei supplenti italiani. I problemi di connessione, però, non sembrano essere l’unico ostacolo che si frappone tra gli insegnanti precari e i loro dovuti stipendi. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), infatti, pare aver sottostimato la cifra necessaria al pagamento dei supplenti italiani, tanto da costringere il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a bloccare i pagamenti in attesa di una verifica della “capienza fondi”. Un guazzabuglio, insomma, che sta però costringendo migliaia di insegnanti precari italiani a tirare avanti da mesi senza il becco di un quattrino, come hanno denunciato anche i sindacati di categoria nei giorni scorsi. A farsi carico del grido di disperazione degli insegnanti precari da mesi senza stipendio sono anche una quindicina di Senatori, tra cui l’alessandrino Federico Fornaro che ha deciso di sottoscrivere l’interrogazione urgente, a prima firmataria la collega Patrizia Manassero di Cuneo, per avere chiarimenti da MIUR E MEF e soprattutto una soluzione per sbloccare gli stipendi dei supplenti italiani e restituire così “la dovuta dignità a insegnanti che, attualmente, stanno svolgendo di fatto gratuitamente un’attività preziosissima per la sopravvivenza della scuola pubblica italiana e la formazione delle nostre nuove generazioni”. Tatiana Gagliano