15 Marzo 2024
16:34
Tombe perpetue, Lega Alessandria presenta la richiesta di sospensiva: “Pronti alla battaglia politica”
ALESSANDRIA – Il tema delle modifiche del regolamento sui cimiteri di Alessandria continua ad essere di stretta attualità. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, infatti, il gruppo consiliare della Lega ha presentato al consiglio comunale e agli altri organismi competenti, compresa la Prefettura per presa visione, una richiesta di sospensiva delle modifiche del contratto di gestione ventennale dei cimiteri alessandrini. “Chiediamo che si torni prima a discuterne nella competente commissione, e che anche il Segretario Generale e l’organo di revisione contabile esprimano il parere di conformità” hanno sottolineato i consiglieri del Carroccio Mattia Roggero, Cinzia Lumiera e Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
Nei giorni scorsi sia l’assessore Claudio Falleti che la lista “Abonante per Alessandria” avevano replicato al gruppo di minoranza che, però, non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro: “Mancano sia i presupposti che le ragioni di indifferibilità ed urgenza che possano in alcun modo sostenere una scelta che, qualora legittima, potrebbe prefigurare scenari e opzioni future per il Comune: non certo per l’attuale concessionario che ha vista attribuita la concessione in forza di un progetto che prevede investimenti a carico del proponente, a fronte di introiti derivanti proprio dalla concessione delle nuove strutture così realizzate, secondo un equilibrio economico finanziario sostenuto e dimostrato dagli stessi concessionari all’atto della formulazione dell’offerta. Ne deriva che, allo stato delle cose, l’amministrazione comunale parrebbe voler intraprendere una iniziativa per la modifica del contratto e quindi del piano economico finanziario, in ragione della volontà di modificare il Regolamento cimiteriale per consentire la vendita delle concessioni perpetue, così da assicurare maggiore disponibilità di loculi e risolvere la carenza attuale. Peccato che tale obiettivo fosse proprio del contratto di concessione e della gara di appalto, per la quale è stata fatta apposita procedura ed è stato individuato il concessionario, unico partecipante alla procedura che, in allora, prevedeva investimenti rilevanti a carico proprio per risolvere la questione della carenza di loculi. Peccato però che tali strutture andavano realizzate nei primi due anni della concessione”.