23 Dicembre 2015
04:38
Bellavita: la cordata alessandrina non conferma l’interesse. Wellness Age verso il fallimento
ALESSANDRIA – E’ amaro l’epilogo della vicenda dei 24 lavoratori del centro benessere Bellavita di Spinetta Marengo. Ieri sera è scaduto il tempo limite per poter presentare a Coop 7 una proposta per rilevare la struttura dalla società Wellness Age e nessuno si è fatto avanti. L’ipotesi avanzata da una cordata alessandrina non è stata concretizzata dopo che qualche settimana fa era stato firmato un contratto preliminare, da Cesare Miraglia. Il passo successivo, però, doveva riguardare un accordo sindacale che non è mai avvenuto. “La proprietà ha sollecitato più volte questi soggetti ma è da venti giorni che non ha alcuna risposta” ha sottolineato a Radio Gold il sindaco di Alessandria Rita Rossa, ieri mattina protagonista insieme all’assessore Mauro Cattaneo di un incontro con i lavoratori e con le parti sociali SLC Cgil e Uil Comunicazione. “Mi sono subito messa in contatto con la proprietà e Wellness Age” ha aggiunto il sindaco “Ho dato la mia massima disponibilità a lavoratori e sindacati ma la situazione non ha più appigli. Mi è stato riferito che, solo per ripristinare l’energia elettrica occorrerebbe pagare più di 100 mila euro. Se si aggiungono le mensilità dei dipendenti e il tfr stiamo parlando di un investimento tra i 400 e i 500 mila euro.”
A questo punto la Wellness Age è a un passo dal fallimento. Per i lavoratori, in ferie forzate da due settimane e da ottobre senza stipendio, si procederà così al ricorso del fondo di garanzia dell’Inps per recuperare almeno tre mensilità e il tfr.
Solo sabato scorso i dipendenti avevano fatto sentire la loro voce con una lezione di fitness all’aperto davanti al centro per far accendere ancora di più i riflettori sulla loro storia.