28 Dicembre 2015
23:00
Da aprile mini-bollo per le auto ecologiche
PIEMONTE – Il Consiglio regionale del Piemonte martedì 29 dicembre ha approvato a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 8 contrari, il disegno di legge “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali”, che toglie l’esenzione perenne dalla tassa di possesso automobilistica per i veicoli bifuel a gpl o metano e ai veicoli a trazione ibrida elettrica e termica.
Secondo il relatore di maggioranza, Domenico Ravetti (Pd) “negli anni la Regione Piemonte ha impostato sui veicoli green una politica da primi della classe senza aver studiato e oggi constatiamo come le entrate siano insufficienti. Questo per un provvedimento statale sulle flotte a noleggio per le quali il pagamento del bollo non è più relativo alla residenza di locazione finanziaria. Con questo provvedimento ci si prefigge di trovare una stabilità finanziaria e, per coprire parzialmente quanto viene perso, è previsto dopo 5 anni un bollo ridotto a un quinto, sulla tariffa normale, dopo i 5 anni di esenzione per le auto bifuel a metano, un quarto per quelle a gpl. Per le auto ibride si calcolerà il bollo solo sulla potenza sviluppata dal motore termico e ci sarà un bollo scontato del 10% sulle auto storiche mentre, le auto con impianto gpl aftermarket, pagheranno per intero. Tutto questo dal 1° aprile 2016”.
Il relatore di opposizione Massimo Berutti (FI) si è detto “esterrefatto, dal momento che non più tardi di ieri sono state presentate mozioni in Aula sui problemi ambientali. La maggioranza sostiene che non è più possibile fare i primi della classe ma noi non condividiamo ulteriori aggravi per le tasche dei cittadini. È discutibile incentivare a scegliere un certo tipo di veicoli e poi intervenire in senso contrario, seppur dopo 5 anni, ora che vi sono molti veicoli bifuel. Senza dimenticare che le auto, per l’80%,,sono anche mezzi da lavoro. In definitiva, questo è un provvedimento che contrasta con il buon senso. Con i nostri emendamenti abbiamo fatto proposte diverse, come puntare sulle dismissioni immobiliari”.
Il secondo relatore di minoranza, Federico Valetti (M5S) ha lamentato che “la mancanza di alternative al provvedimento sulla tassa automobilistica fa si che si voglia far passare questa normativa a tutti i costi. Una tale manovra non può essere varata a fine anno per far quadrare i conti: ci voleva un tavolo nazionale per armonizzare le disposizioni e cercare di tutelare le fasce meno inquinanti e colpire chi inquina dopo aver però previsto servizi adeguati di trasporto pubblico. Vorremmo, in realtà, un ulteriore abbassamento della tassazione e utilizzare l’extra gettito per strutture a favore del mezzo pubblico. I nostri emendamenti propongono risparmi sui costi della politica con un taglio più netto ai vitalizi degli ex consiglieri”.
Nel corso della discussione del disegno di legge le posizioni espresse dalle varie parti politiche sono state coerenti con le relazioni e le opposizioni hanno anche messo in guardia sul pericolo di impugnativa della nuova normativa considerato che, nella legge di Stabilità, è stato previsto il divieto di aumento delle tasse regionali, e hanno sottolineato che il gettito prevedibile, ormai ridotto a soli 3,5 milioni di euro, poteva consigliare il ritiro tout court del provvedimento.
La discussione generale era iniziata con gli interventi di Maurizio Marrone (FdI), Gianna Gancia(Lega Nord) e Gian Luca Vignale (FI). Al termine di quest’ultimo intervento, dopo una protesta contro la “tassa sull’aria”, l’opposizione di centrodestra ha abbandonato l’Aula.