26 Aprile 2024
17:48
Elezioni Piemonte, lista Cirio presenta i candidati: “Valore aggiunto del centrodestra contro l’astensionismo”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sanità, tutela del territorio e infrastrutture. Questi i tre macro-temi al centro del programma della lista Cirio per un Piemonte “moderato e liberale” che alle prossime elezioni regionali sosterrà la coalizione di centrodestra. Questo venerdì ad Alessandria lo stesso Governatore Alberto Cirio ha presentato i quattro candidati della nostra provincia al prossimo consiglio regionale: Nicoletta Cucinella, Paola Varese, Gianluca Bardone e Giorgio Storace.
“In questi 5 anni di mandato” ha raccontato il Governatore Alberto Cirio, ricandidato per guidare il Piemonte fino al 2029 “si sono creati rapporti e relazioni col territorio. Questa lista nasce nel rispetto degli alleati e rappresenta un valore aggiunto per ridurre l’astensionismo, cercando di coinvolgere anche chi non si riconosce in un partito. Una lista che rappresenta l’impegno nella comunità e nel sociale, che evidenzia il valore delle persone. Sulla sanità gli anni del covid ci hanno insegnato che rappresenta un tassello fondamentale. Rispetto al 2019 il Piemonte può contare su più posti letto e su più personale anche se dobbiamo andare avanti. Sulla sanità non si taglia ma si investe. E la sanità privata non deve essere in contrasto ma un supporto. Rispetto alla tutela del territorio” ha aggiunto il Governatore “occorre uno sviluppo del territorio equilibrato. In questi 5 anni si è interrotto il cosiddetto Torinocentrismo. Il nostro capoluogo ha bisogno di tutti gli altri territori, siamo andati incontro alle esigenze dei quasi 1200 Comuni del nostro Piemonte promuovendo, ad esempio, l’erogazione di fondi per i Comuni di montagna e per le piccole comunità. Rispetto alle infrastrutture, infine, in questi cinque anni il Piemonte è ripartito. Quando mi sono insediato la nostra regione era addirittura fuori dalla Fondazione Slala. Oggi le grandi opere come il Terzo Valico sono ripartite. Essere moderati non vuol dire essere molli: siamo persone che guardano al bene del Piemonte prima che al bene dei partiti”.
“Da sempre” ha sottolineato la candidata Nicoletta Cucinella, vicesindaco di Arquata Scrivia “ho rappresentato in politica i bisogni dei cittadini e del territorio. Mi sono sempre impegnata per il bene comune, concentrandomi in modo particolare nel campo sociale: una vera e propria sfida che intendo affrontare. Candidarmi al prossimo consiglio regionale rappresenta per me un grande onore. Il volontariato e il lavoro di insegnante mi hanno formato”.
“Finora sono sempre stata estranea alla politica” ha spiegato la dottoressa Paola Varese, oncologa dell’Ospedale di Ovada “ma riconosco al presidente Cirio tre qualità importanti: il rispetto, la prossimità tra le persone e la speranza. In un mondo come quello di oggi, dove la politica spesso è urlata, sono rimasta molto colpita dalla sua attenzione agli altri e ai loro bisogni. Non è vero che i medici lasciano la sanità pubblica per i soldi ma perché si sentono espropriati della propria vita. In questi anni si è invertita la tendenza”.
“Sulla logistica e sulla riforma sanitaria mi sono confrontato aperte con il Partito Democratico quando ancora ne facevo parte” ha sottolineato l’ex sindaco di Tortona Gianluca Bardone, oggi consigliere comunale di Italia Viva “sul fronte sanitario, ad esempio, il nostro territorio è stato colpito da tagli indiscriminati. Ora si sta andando nella direzione giusta: a livello nazionale manca una rappresentanza per il mondo moderato, liberale e riformista. Dopo tante difficoltà ora c’è la possibilità di far svoltare il nostro Piemonte”.
“In passato ci sentivamo cittadini di serie B” ha aggiunto l’ex sindaco di Rocchetta Ligure Giorgio Storace “in questi cinque anni il Governatore Cirio ha dimostrato che non è più così, con una grande attenzione a tutti i territori. Con lui è tornato l’orgoglio di essere piemontesi. In questi anni, in particolare, è stato importante la vicinanza del Governatore per affrontare l’emergenza della peste suina, che ha messo in ginocchio il nostro tessuto economico”.