11 Maggio 2024
13:47
Scontro sul rendiconto di gestione: centrodestra chiede il Commissariamento del Comune. La replica della giunta
ALESSANDRIA – Botta e risposta ad Alessandria tra la minoranza e la giunta Abonante. Ad accendere lo scontro politico a Palazzo Rosso è stata la richiesta inoltrata dai capigruppo dei partiti del centrodestra Emanuele Locci (Fratelli d’Italia), Mattia Roggero (Lega Salvini Piemonte), Davide Buzzi Langhi (Forza Italia) e Luigi Sfienti (Movimento Civico per Alessandria) al Prefetto Alessandra Vinciguerra di attivare la procedura di Commissariamento del Comune. La minoranza ha contestato “la mancata approvazione da parte dell’organo consiliare del Rendiconto di Gestione 2023 prevista, per legge, entro il 30 aprile”.
“La legge riserva al Consiglio Comunale 20 giorni per approfondire lo schema di rendiconto predisposto dalla Giunta” hanno sottolineato i capigruppo “che deve essere presentato ai consiglieri completo anche della relazione dei revisori contabili dell’ente. Normalmente, in caso di ritardo della consegna, il Presidente del Consiglio Comunale entro il 30 aprile convoca un consiglio comunale in data successiva comunicando al Prefetto la data del Consiglio Comunale che andrà a discutere il Rendiconto. Per la prima volta, quest’anno, lo schema di bilancio è stato presentato dalla Giunta il 30 aprile, data entro la quale andrebbe votato dal Consiglio Comunale, privo della relazione dell’organo di revisione e senza una convocazione dell’assemblea cittadina che abbia all’ordine del giorno l’approvazione del documento”. Le opposizioni hanno anche avanzato “il timore che chi ha predisposto i documenti di bilancio non potesse farlo“. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Locci ha infatti chiesto un parere al Segretario Generale e all’Organismo Indipendente di Valutazione del Comune di Alessandria in merito all’illegittimità della nomina del Ragioniere Capo dell’ente. “Negli ultimi mesi abbiamo avuto tre avvicendamenti al ruolo di Ragioniere Capo, fatti che hanno alimentato le nostre preoccupazioni in merito ai conti del comune e che si sono conclusi con un decreto di nomina dell’ultimo responsabile che a nostro avviso è illegittimo”.
Nella lettera inviata al Segretario Generale dell’Ente la minoranza ha precisato che che “l’incarico dirigenziale inerente ai servizi risorse finanziarie, programmazione e bilancio assegnato con decreto del Sindaco n.16 del 16/04/2024 è illegittimo perché quel decreto è andato a spartire su tre direzioni differenti materie inerenti un unico settore quando in quella data era vigente la macrostruttura approvata con la deliberazione della Giunta comunale n.322 del 12/12/2023, modificata dalla deliberazione n.327 del 22/12/2023, tuttora in vigore, in cui compare il Settore Risorse Finanziarie, Programmazione, Bilancio, Risorse Umane e Patrimonio, alla cui direzione e gestione doveva essere assegnato un unico dirigente, come previsto dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, all’art.4, c.2 e confermato nella deliberazione della Giunta n.322/2023″. Secondo Locci “l’illegittimità manifesta del decreto sindacale che, tra l’altro, riporta denominazioni di Servizi inesistenti, non specificando neppure le funzioni assegnate ai dirigenti indicati” e “la nullità o l’annullabilità degli atti del dirigente illegittimamente incaricato”. “Le nostre preoccupazioni sono assolutamente fondate tanto da spingerci verso questo grave atto di rivolgerci al Prefetto al fine di verificare l’opportunità di un commissariamento tendente a ristabilire legittimità, correttezza e certezza dei conti del nostro ente” hanno concluso i presidenti Locci, Roggero, Buzzi Langhi e Sfienti.
Dalla maggioranza ha replicato l’assessora al Bilancio, Antonella Perrone: “La Giunta Abonante ha approvato lo schema di rendiconto 2023 il 30 aprile e ha reso edotto di ciò la Prefettura. Stupisce che siano firmatari proprio Locci, che era presidente del consiglio comunale, ed ex assessori della giunta Cuttica (Mattia Roggero e Davide Buzzi Langhi, ndr). Stupisce che l’amministrazione precedente non abbia chiesto a suo tempo il commissariamento di se stessa, visti i tempi in cui ha sempre approvato il rendiconto. Capisco che siamo in campagna elettorale e che si cerchi di raccogliere qualche voto in più con ogni mezzo, ma chi siede in consiglio comunale deve pensare prioritariamente al bene della collettività e meno al proprio interesse personale”.