14 Maggio 2024
05:53
Amag, Locci (Fratelli Italia): “Ipotizzati cento licenziamenti”. Comune di Alessandria e azienda smentiscono
ALESSANDRIA – “Se nella Pubblica Amministrazione cade la certezza di dirsi la verità allora cadono tutte le certezze“. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ad Alessandria, Emanuele Locci, ha invocato chiarezza rispetto al futuro del gruppo Amag. In un video pubblicato sui suoi canali social l’esponente della minoranza ha raccontato di aver ricevuto in forma anonima la relazione confidenziale diramata a febbraio dalla agenzia MoveOn al gruppo Amag: “Non ci è mai stata fornita anche se l’abbiamo chiesta più volta. Sembrava addirittura che non dovesse esistere, invece esiste”. Da questa relazione, secondo Locci, emergerebbe “l’oggettiva evidenza di circa un centinaio di esuberi” all’interno del gruppo, rispetto a un organico di 360 unità. “A questo riguardo avevo chiesto conto agli amministratori di Amag e del Comune, avevano negato in aula che ci fosse scritto questo. Mentono sapendo di mentire”.
Locci fa riferimento alla Commissione Bilancio dello scorso 23 aprile, quando lo stesso esponente del partito di Giorgia Meloni aveva sollecitato l’amministratore delegato Emanuele Rava: “Questa relazione ha fatto una fotografia dell’azienda. Ha messo in luce una serie di problematiche come il personale non perfettamente adeguato in alcuni settori” aveva risposto l’a.d. di Amag al capogruppo Locci lo scorso 23 aprile “non si sta ragionando sul tagliare teste ma sul ridisegnare l’azienda con le risorse che abbiamo per renderla il più efficiente possibile”.
“Non faremo passare liscia questa cosa, approfondirò questo argomento e chiederò conto di questa menzogna pronunciata in Commissione Bilancio” ha concluso Locci che ieri, in consiglio comunale, ha chiesto chiarimenti. “Chiedo una comunicazione formale al consiglio comunale: i lavoratori di Amag, il consiglio comunale e la città meritano una risposta”.
“Non c’è alcuna intenzione né da parte dell’amministrazione comunale né da parte di Amag di licenziare cento persone” ha però sottolineato in aula l’assessore Giorgio Laguzzi “noi teniamo alla tutela dei lavoratori. Il gruppo necessita però di una riorganizzazione interna, ha raggiunto delle spese sul personale che si aggirano intorno al 40% del fatturato, una cifra elevata rispetto agli standard. Occorre operare una riorganizzazione interna per aumentare il fatturato, così che il personale pesi meno. In Amag, ad esempio, hanno riallocato parte del personale dalla holding alle società controllate per migliorare le funzionalità. Nessuno ha scritto che è pronto un piano per 100 licenziamenti, in primis non sarebbe attuabile e poi sicuramente non è la volontà di questa amministrazione comunale e, di conseguenza, dell’amministrazione di Amag. Noi teniamo al futuro di Amag e alla sua organizzazione: per questo Amag dovrà raggiungere degli standard di efficienza e di funzionalità dell’attività. Il peso del personale rispetto al fatturato dovrà scendere rispetto al 40%. Ripeto: non ci sono in vista cento licenziamenti”.
“L’agenzia di consulenza MoveOn” ha ancora precisato l’esponente della Giunta Abonante ai nostri microfoni “è composta da professionalità di alto livello. Nelle partecipate pubbliche spesso accade che il costo del personale sia alto. Una consulenza che ha spinto e spinge il gruppo Amag a essere più efficiente ma, come detto, ci sono tanti modi per adottare una riorganizzazione. Potrebbero essere adottati dei piani di pre-pensionamento, oltre a una gestione più oculata degli scatti di livello e dei premi aziendali. Mi riferisco, in particolare, alla componente amministrativa. Il personale operativo, di contro, dovrebbe essere rafforzato”.
“Il consigliere Locci ha fatto riferimento a un documento che, in realtà, è una bozza: al suo interno non si parla né di tagli né di licenziamenti” ha aggiunto a Radio Gold l’amministratore delegato Emanuele Rava, confermando quanto aveva già sottolineato lui stesso in Commissione Bilancio “si tratta della bozza di una fotografia dell’azienda dove sono state messe in luce le componenti buone e quelle meno buone. Ripeto: non si parla di tagli ma di una azienda che, nel corso degli anni, si è sovraccaricata. Il personale amministrativo (quello che si occupa della contabilità, della registrazione e del recupero crediti) è aumentato. Come si concretizzerà questa riorganizzazione? Preferisco non anticiparlo pubblicamente. Prima ne parleremo con i sindacati: abbiamo già fatto alcuni incontri e tra la fine di maggio e l’inizio di giugno entreremo nel vivo con le parti sociali. Oggi ci troviamo di fronte a una azienda con molto personale e occorre capire come gestirlo al meglio. Nella seconda parte del mese di giugno è prevista una serie di attività propedeutiche a questa riorganizzazione. Stiamo anche predisponendo un report, una analisi sull’azienda che renderemo pubblica”.