7 Gennaio 2016
09:05
Partito repubblicano contro il teleriscldamento
Il Partito Repubblicano di Alessandria ha manifestato molteplici perplessità sul bando di gara del teleriscaldamento. Lo ha fatto in vista della scadenza, il prossimo 11 gennaio, “termine ultimo per la presentazione delle offerte per la assegnazione delle opere relative al teleriscaldamento di Alessandria“. “Il bando, basato su un progetto EGEA“, ha spiegato il partito si basa su una “soluzione ormai vecchia e superata perché impone ai Cittadini delle scelte che ipotecheranno il futuro per la gestione dei propri impianti“. I repubblicani hanno quindi chiesto all’Amministrazione di bloccare la eventuale assegnazione in vista di futuri e possibili miglioramenti gestionali, tecnologici ed ambientali. Ecco le osservazioni del geometra Antonio Tedesco, per conto del Partito Repubblicano, con cui si elencano “i punti essenziali che servono a ben chiarire sul perché quell’appalto non doveva e non deve essere bandito:
1) per le condizioni capestro che impongono alle varie utenze l’impegno di utilizzare unicamente il servizio EGEA per un periodo di sessant’anni, condizione questa inaccettabile sotto moltissimi punti di vista, speriamo che questa condizioni sia stata cancellata dalle condizioni dell’appalto.
2) si accenna della proposta e nel progetto EGEA su possibili risparmi di gestione tramite il teleriscaldamento rispetto alla gestione attuale condominiale o privata, ma nessun accenno viene fatto sulle possibili migliorie degli isolamenti che permetterebbero chiaramente una notevole riduzioni dei consumi energetici, quindi quale è il parametro ad utilizzarsi, e poi se quello stesso edificio utilizzasse altri sistemi energetici, quali sistemi a pellet o pompe di calore, quali sarebbero i raffronti? In sostanza le condizioni sono tutte a favore dell’appaltatore e quindi dell’EGEA e ben poca cosa per l’utenza.
3) per il fatto che si utilizza quale unica fonte di combustibile il gas metano, il nostro Partito, il Gruppo GEO66, lo stesso Geom. Tedesco aveva fatto osservare che Paesi nordici con incidenza solare ben più bassa rispetto alla nostra hanno fatto scelte ben differenti, non solo alcuni di Essi hanno addirittura bandito l’uso del gasolio per il riscaldamento dal 2025 in poi, e per quanto riguarda il metano l’uso è bandito dal 2035, addirittura, già oggi senza attendere quelle scadenze, ci sono già Città teleriscaldate con sistemi solari termici, pompe di calore e caldaie a biomassa, ad esempio in Danimarca la Città di Marstad è teleriscaldata da un sistema solare da 32.000 mq di pannelli solari termici e da un accumulo termico stagionale interrato da 85.000 mc di acqua, in aggiunta al solare termico è previsto un sistema a pompa di calore ed n aggiunta ancora un sistema di combustione di biomasse forestali, nella fattispecie cippato. La Città di Malmoe in Svezia ha scelto un sistema differente, un sistema solare termico ad interconnessione diffusa, per essere più chiari utilizzando lo stesso concetto dello scambio sul posto dei classici sistemi fotovoltaici in questa Città tutto il calore prodotto dal solare termico viene riversato in rete e contabilizzato tramite pompe di calore, per differenza si contabilizza il calore prelevato dalla stessa rete. In altri casi sono stati utilizzati altri sistemi ma moltissimi hanno alla base il solare termico supportato da sistemi a biomasse o pompe di calore.
4) So bene che alcuni obietteranno sulle biomasse specialmente alcune organizzazioni a volte non ben informate su quanto immesso in atmosfera dai moderni sistemi di combustione di biomasse forestali ed agricole, per questo motivo sottolineiamo il fatto che per le caratteristiche delle emissioni in atmosfera queste caldaie possono essere collocate anche nei centri cittadini senza alcun problema, infatti le emissioni di polveri sottili sono a livelli bassissimi e tali da assicurare la certificazione da parte dei più severi istituti europei nel settore, non parlo solo del TUV ma parlo anche di altri istituti ben più severi del TUV.
5) Intendiamo far osservare che la causa maggiore dell’effetto serra in atmosfera è dovuto principalmente dalla CO2 logicamente prodotta durante la combustione dei combustibili fossili quali il petrolio ( olio combustibile, gasolio, GPL ) ed il gas naturale ( metano ). L’emissione della CO2 nella combustione delle biomasse è considerata ad effetto nullo.
6) In questi giorni le varie Città italiane e non solo sono state sottoposte a divieti di traffico a causa dell’aumento delle polveri sottili e ciò causato principalmente dalla assenza di piogge dovuta alle variazioni climatiche causate dall’aumento dell’effetto serra, a sua volta causato dall’aumento della CO2, con la conseguenza di un aumento esponenziale della temperatura al Polo Nord, scioglimento dei ghiacciai sia al polo Nord che su tutto l’arco alpino, variazioni atipiche della temperatura in Inghilterra che porterà nell’arco di poco tempo a permettere in quei territori agricoli la piantagione di viti e di ulivi, cosa questa possibile finora solo ai territori agricoli mediterranei. Non solo queste variazioni climatiche causeranno desertificazioni in alcuni territori e piogge torrenziali in altri, casi emblematici sono l’Inghilterra, gli Stati Uniti, l’Italia ed altre nazioni di tutto il mondo.
7) E’ noto a tutti che il petrolio ed il gas naturale sono fonti di ricatti politici internazionali e fonti di conflitti fra i vari Paesi, vedasi Russia-Ucraina, vedasi Turchia-Siria, vedasi Arabia Saudita-Iran, vedasi Iraq, Libia, Nigeria, non solo le trattative che spesso siamo, come Italiani, costretti a fare con i Paesi produttori ci impongono soluzioni a volte non convenienti per il nostro Paese e per le nostre imprese, quindi si impongono scelte coraggiose e lungimiranti, la prima scelta è l’affrancarsi più possibili dall’uso dei combustibili fossili.
8) Considerando questi fatti, perché di fatti si tratta, la scelta fatta in Alessandria di un teleriscaldamento a metano è superata dal punto di vista tecnologico ma soprattutto dai punti di vista energetici ed ambientali e ciò nonostante tutto e nonostante quel che possono asserire le varie associazioni ambientali o pseudo ambientali.
9) Quindi prima di indire quel bando, avendo avuto la Amministrazione Comunale di Alessandria conoscenza, tramite le nostre segnalazione, di quanto si sta facendo in altre Città europee, ci saremmo aspettati che la stessa Amministrazione si fosse recata in quei Paesi per conoscere quanto stanno facendo e le possibili utilizzazioni nel nostro territorio.
10) Pertanto il nostro Partito è fortemente e convintamene contrario al bando di gara, è contrario alla tipologia di soluzione ormai vecchia e superata, è contrario perché impone ai Cittadini delle scelte che ipotecheranno il futuro per la gestione dei propri impianti, chiede alla Amministrazione di bloccare la eventuale assegnazione in vista di futuri e possibili miglioramenti gestionali, tecnologici ed ambientali.