8 Gennaio 2016
09:20
Questione vigili a Casale: non ci sarà ricorso
CASALE MONFERRATO – Non ci sarà nessun ricorso sulla questione vigili a Casale Monferrato. Lo ha comunicato il vicesindaco della città monferrina chiudendo una vicenda che aveva seminato molte polemiche (ne avevamo parlato a lungo, anche QUI). Il Giudice del Lavoro, il 24 novembre scorso, aveva stabilito che i Vigili turnisti non dovessero essere messi d’ufficio in servizio nelle festività infrasettimanali e che quelli che prestano servizio, debbano svolgere l’attività in straordinario. Il vicesindaco Angelo Di Cosmo, con delega alla Polizia Locale, sul tema ha quindi puntualizzato che all’amministrazione interessa “che il servizio sia svolto con la massima attenzione, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Vogliamo mantenere con il personale della Polizia Locale un rapporto chiaro e trasparente di fiducia e collaborazione; proprio per questo motivo ho proposto alla Giunta di non ricorrere in Appello. In questi mesi ha preso avvio la Polizia Locale del Monferrato, con risultati migliori rispetto ad ogni possibile previsione; quindi non possiamo che essere contenti. Per quanto riguarda la sentenza del Giudice del lavoro, ritengo che abbia messo un punto ad una situazione che si trascinava fin dalla scorsa legislatura a causa di una norma molto discussa, che ha visto la nascita di vertenze in moltissimi Comuni d’Italia”. Sul tema il sindaco Titti Palazzetti, ha sottolineato il “rapporto di stima e collaborazione” sempre avuto con la Polizia Locale. “La questione della gestione delle festività si è posta a seguito del parere espresso dall’Aran a cui si era rivolta la Giunta Demezzi e che ritenevamo di dover rispettare. Il Giudice ha deciso diversamente e noi abbiamo subito provveduto ad adempiere alla sentenza. Sappiamo che la questione, oltre al nostro, sta interessando molti altri Comuni di media dimensione demografica e ha portato a pronunciamenti in giudizio anche contrastanti tra di loro. Ho quindi chiesto all’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) di farsi carico del problema e di trovare il modo di poter dare un’interpretazione certa ed univoca. La richiesta, oltre alla Sede Regionale per il Piemonte, è stata anche portata all’attenzione dell’Anci Nazionale”.