Autore Redazione
giovedì
21 Gennaio 2016
23:00
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Politica - Valenza

I dipendenti comunali di Valenza a un passo dallo sciopero

I dipendenti comunali di Valenza a un passo dallo sciopero

VALENZA – Nuvoloni scuri sovrastano da qualche settimana Palazzo Pellizzari. I dipendenti del Comune di Valenza sono sul piede di guerra per la decisione dell’amministrazione comunale di non incrementare il fondo per il salario accessorio e sbloccare le progressioni orizzontali dei lavoratori. Dopo aver già dichiarato lo stato di agitazione, Cgil, Cisl e Uil hanno ora voluto respingere al mittente l’accusa di essere stati “ciechi” rispetto alla crisi e alla difficoltà della città di Valenza. I sindacalisti (Fabrizio Sala, Michele Sangiovanni  e Simona Celon della Cisl, Stefano Cavanna e Maurizio Zenofonte della Cgil e Paola Bisio e Luca Righini della Uil) di contro, hanno bacchetto il sindaco, Gianluca Barbero, reo di essersi dimostrato “sordo” alle proposte avanzate ancora recentemente dai sindacati durante il tentativo di conciliazione in Prefettura. Dopo aver scontato un calo del 40% delle risorse destinate ai dipendenti del Comune a partire dal 2010, lavoratori e sindacati speravano ora in un cambio di rotta. L’amministrazione Barbero, però, ha ridotto l’entità complessiva del fondo, passata da 765.461 euro del 2014 ai  659 mila del 2015. Un taglio che pesa ancora di più alla luce delle ultime disposizioni di legge, perchè nei prossimi anni il fondo potrà solo essere ritoccato al ribasso, hanno aggiunto i sindacati. “Le rivendicazioni dei dipendenti pubblici vengono spesse lette male, ma i diritti sono diritti” hanno sottolineato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. “Qui non stiamo parlando di stipendi stellari – hanno aggiunto – I 206 dipendenti del Comune di Valenza hanno buste paga che partono da 800 euro e arrivano a 1400 e dovranno dividersi circa 25.000 euro, quando alla stessa voce, per tre dirigenti, sono stati previsti circa 29.000 euro“. Insomma, per i sindacati in questa vicenda si starebbe usando “due pesi e due misure”. “Non stiamo dicendo che i dirigenti non meritano questa cifra, ma che è poco il denaro riservato a tutti gli altri dipendenti del Comune”. Se sacrifici devono esserci, per Cgil, Cisl e Uil devono esserci per tutti “politici compresi“. “Abbiamo sempre tenuto conto delle criticità di bilancio di Valenza e, infatti, in fase di trattativa,avevamo proposto di applicare un piano triennale di razionalizzazione come quello seguito ad Alessandria, che ha permesso di ridurre di 300 mila i costi per il servizio pulizia e ottenere così risorse per integrare anche il fondo dei dipendenti comunali“.  A Valenza, però, questa soluzione non sembra aver fatto breccia. “In altri centrizona il fondo è già stato integrato e anche Alessandria sta lavorando in quella direzione. A Valenza, invece, no, anche se non è in dissesto o fuori dal patto di stabilità“. La partita, comunque, non è chiusa e Cgil, Cisl e Uil sono determinati a incrementare il fondo “valuteremo quali iniziative intraprendere dopo la dichiarazione dello stato di agitazione, sciopero compreso“. 

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