Autore Redazione
martedì
20 Agosto 2024
19:48
Condividi
Politica - Alessandria

Ambulanze senza medico: passo indietro della Regione sugli algoritmi a supporto degli infermieri

Ambulanze senza medico: passo indietro della Regione sugli algoritmi a supporto degli infermieri

PIEMONTE – L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha annunciato lo stop alla delibera sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici che avrebbero dovuto supportare gli infermieri nelle ambulanze, una soluzione che fino a oggi era stata prevista da Palazzo Lascaris per affrontare la carenza dei medici e che gli stessi medici piemontesi avevano contestato.

“Ho concordato con il Presidente Alberto Cirio” ha sottolineato Riboldi “di chiedere ad Azienda Zero la sospensione della delibera perché riteniamo di dover fare un approfondimento maggiore con tutte le associazioni di categoria e tutti i portatori di interessi legati al settore rispetto ad una tematica che investe il sistema dell’emergenza – urgenza che è per sua natura un mondo complesso, fatto di donne e uomini che con abnegazione operano quotidianamente e che merita, così come richiesto dalle categorie, un approfondimento. Il tema era stato già avviato nel 2023 e, come molte cose che ho ereditato come Assessore alla Sanità, desidero fare una riflessione maggiore e quindi riaprirò il dibattito con gli ordini tra il mese di settembre e la prima decade di ottobre”.

“Il problema principale che stiamo affrontando è la carenza di medici” ha concluso Riboldi “un tema che ci tiene impegnati quotidianamente a tutti i livelli. L’apertura del numero chiuso nel 2025 da parte del governo Meloni è molto importante per prospettare un futuro diverso da quello grigio che stiamo affrontando, tuttavia i risultati si vedranno tra sei anni minimo. Dobbiamo quindi condividere al massimo le scelte per fare in modo che siano risolutive; vedo in un tavolo congiunto tra tutti gli ordini professionali la possibilità di addivenire a ottobre ad una soluzione congiunta che possa fare il bene della sanità piemontese e quindi dei nostri pazienti”.

Condividi