4 Settembre 2024
14:36
Pfas: l’assessore Riboldi annuncia l’allargamento del biomonitoraggio e un incontro con i cittadini di Spinetta
ALESSANDRIA – Il prossimo giovedì 12 settembre si terrà a Spinetta Marengo un incontro tra l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, e le associazioni, cittadini ed enti locali per fare il punto sulla vicenda Pfas e Polo Chimico. In questa occasione saranno presentati i dati e sarà previsto un confronto sulle azioni messe in campo per il monitoraggio. L’incontro si terrà alle 11, all’Auditorium del Marengo Museum. Ad affiancare Riboldi ci saranno i vertici di Asl, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria, dell’Università Piemonte Orientale e Arpa Piemonte.
“Come promesso – ha spiegato Riboldi – andrò direttamente sul territorio per ascoltare la voce delle persone interessate e dare la massima trasparenza sulle azioni messe in atto. Quello di settembre, infatti, sarà l’occasione per fare, da un lato, il punto su tutti i monitoraggi attivati in questi anni, come quello che Arpa ha inviato proprio in questi giorni sulla presenza di Pfas nell’aria, e dall’altro presentare i risultati della prima fase dei test sulla popolazione e illustrare le novità derivanti dall’autorizzazione avuta da parte del Comitato etico sulla seconda fase di prelievi di sangue nei cittadini”.
Come ha riferito la Regione Piemonte, infatti, grazie al via libera del Comitato etico, ora si potrà aumentare la platea di potenziali soggetti da sottoporre ai test, con l’allargamento del biomonitoraggio a una distanza maggiore dallo stabilimento di Spinetta Marengo e andare così a ovviare alle criticità della prima fase dei test, quando su una platea potenziale di circa 120 persone che risiedono o lavorano nelle zone di immediata vicinanza rispetto al polo chimico, hanno accettato di sottoporsi ai prelievi di sangue solo 29 cittadini.
Questa nuova azione si aggiunge alle attività di vigilanza e monitoraggio a tutela della salute che la Regione Piemonte ha avviato già da tempo: “Si era partiti da un controllo dell’acqua e campionamenti di alimenti e prodotti orticoli della zona per verificare la presenza di Pfas tradizionali e di nuova generazione e valutarne gli eventuali rischi per la salute. A giugno, poi, è stata anche deliberata l’estensione del monitoraggio a tutto il territorio regionale per verificare l’eventuale presenza di Pfas, anticipando così le normative che entreranno in vigore nel 2026″.