1 Febbraio 2016
23:00
L’opposizione si prepara per le amministrative 2017 per “riaccendere Alessandria”
ALESSANDRIA – Stanno preparando il campo in vista delle elezioni amministrative del 2017. Alcune forze d’opposizione del Comune di Alessandria, Piercarlo Fabbio e Maurizio Sciaudone del Pdl, Georghe Raica dell’Unione Democratica Rumeni in Italia e Giovanni Barosini di Area Popolare per ora, però, vogliono concentrarsi su questo 2016 appena iniziato. Ancora un anno, almeno, nel ruolo di opposizione della maggioranza guidata dal sindaco Rita Rossa. Un primo cittadino finito per la seconda volta all’ultimo posto della classifica di gradimento dei sindaci stilata dal Sole 24Ore, hanno rimarcato più volte i politici di centrodestra, convinti che quel centesimo posto altro non sia che l’emblema del “malessere” degli alessandrini. Il capoluogo, per gli esponenti dell’opposizione, è oggi una città “spenta” dove i tanti soldi sborsati dai cittadini per tasse e tariffe non sarebbero reinvestiti “in servizi per la collettività“. “Basti pensare alle strade colabrodo” ha sottolineato Maurizio Sciaudone, aggiungendo all’elenco anche la “disastrosa” condizione degli autobus di Atm “che cadono a pezzi“. Problemi cui l’amministrazione Rossa, secondo Sciaudone, avrebbe però risposto facendo “scelte senza senso” come quella di investire 100 mila euro per “riprendersi” il parcheggio Ambrosoli. “Ma quei soldi non si potevano usare per altro? Ad esempio per riasfaltare le strade?“. Critico anche il giudizio sui 5000 euro spesi per la web cam puntata sul Ponte Meier “quando in città funzionano solo 8 telecamere per garantire la sicurezza dei cittadini”. “Però abbiamo messo il Vista Red per multare gli automobilisti” ha ironizzato Sciaudone.
Alessandria, secondo gli esponenti dell’opposizione può però cambiare e avere “servizi efficienti o quantomeno proporzionati alle tasse sborsate dai cittadini” ha sottolineato Raica. Determinati quindi a “riaccendere Alessandria” i consiglieri di opposizione si sono armati di colorate lampadine e “di idee”. “Noi non vogliamo fare promesse, ma dare alternative” ha puntualizzato Piercarlo Fabbio. La città per le forze d’opposizione, oggi è “ferma”, “non ha risorse” e ha “un debito troppo alto”, ha evidenziato Giovanni Barosini , che da Presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Rosso ha quantificato in 2200 euro il debito pro capite degli alessandrini “ed era 1460 euro nel 2012“. Per ottenere risorse la città non può però “indebitarsi ancora” e allora ciò che per l’opposizione va cambiato è “il metodo“. “Bisogna rompere da dentro le porte del Comune e andare all’esterno, parlare con gli imprenditori per convincerli a investire sulla città” ha sottolineato Fabbio. Nel disegno alternativo dell’opposizione, quindi, non ci sono “cose che si possono toccare”, come un ponte o un teatro, ma “un’amministrazione diversa che punti alla qualità”. Pronti a “riaccendere la città“, Fabbio, Sciaudone, Raica e Barosini cercheranno di aggiungere anche ‘le lampadine’ dei colleghi di opposizione Emanuele Locci e Roberto Sarti. “Con la Lega da febbraio lavoreremo sul piano programmatico. Emanuele Locci ha fatto una scelta che ci piace, quella della lista civica ma il nostro obiettivo è di restare insieme. Se vogliamo esserci – ha concluso Fabbio – dobbiamo rimanere uniti perché da soli rischiamo di scomparire”.
Tatiana Gagliano