Autore Redazione
giovedì
4 Febbraio 2016
06:34
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Politica - Valenza

Le domande del Movimento 5 stelle sulla ‘piscina di Penelope’

Le domande del Movimento 5 stelle sulla ‘piscina di Penelope’

VALENZA – La piscina comunale di Valenza fu un vanto per la città, i valenzani l’hanno molto amata e di conseguenza pochi argomenti negli ultimi anni hanno suscitato tanto interesse nei cittadini come la spinosa questione del nuovo impianto natatorio. Era il 2013 quando venne presentato il project financing che, secondo il progetto, avrebbe dovuto dare un nuovo impianto entro l’estate del 2015. A tutt’oggi non solo i lavori non sono ancora iniziati ma avere informazioni certe sul futuro della piscina sta diventando veramente difficile.

Certo suona strano che il precedente Sindaco Cassano, oggi consigliere di minoranza, chieda l’istituzione di una commissione d’indagine su ciò che accadde realmente quando fu lui, con la sua maggioranza, a volere e a votare a favore del progetto. Ma appare ancora più strano che l’attuale Sindaco e la sua maggioranza si siano dimostrati contrari alla proposta quando ai tempi, in qualità di consigliere, con il suo gruppo votò contro il progetto.

A rileggerlo a distanza di otto mesi curioso fu il primo atto pubblico che fece appena insediato Barbero, cioè il “Porte Aperte” alla piscina per farci vedere in quali condizioni disastrose fosse, quasi che la struttura fosse stata bombardata. Che la contrarietà alla Commissione d’inchiesta e il “Porte Aperte” siano forse collegate?

Il contratto con l’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) prevedeva la possibilità per il Comune di recedere in caso di mancato inizio dei lavori entro i termini previsti? Il Comune avrebbe potuto rivalersi ed ottenere eventuali rimborsi per i danni subiti? In caso di risposta affermativa, per quale motivo non si è proceduto in tal senso? Come Movimento 5 Stelle Valenza, ma prima ancora come cittadini, siamo stufi di sentirci dire che ogni scelta è stata fatta per evitare ulteriori ritardi, perché oggi il ritardo si sta trasformando nella quasi certezza che la nuova piscina non vedrà mai la luce.

Tra i nostri principi vi sono la trasparenza e la condivisione con i cittadini delle scelte per il bene comune, per questo chiediamo chiarezza e tempi certi per la realizzazione della nuova piscina comunale che, se non verranno rispettati, diano luogo ad un rimborso dei danni economici subiti e della mancata fruizione dell’impianto.

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