Autore Redazione
giovedì
4 Febbraio 2016
23:00
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Politica

Terminata la bonifica il comitato Ridatecilteatro attende ora la “rinascita” del Comunale

Terminata la bonifica il comitato Ridatecilteatro attende ora la “rinascita” del Comunale

ALESSANDRIA – Riceviamo e pubblichiamo una lettera del Comitato “Ridatecilteatro” inviata dopo l’apertura al pubblico del Teatro Comunale di Alessandria per lo speciale, e partecipato, tour tra le sale bonificate del polo culturale del capoluogo dello scorso 30 e 31 gennaio.

Il Comitato Ridatecilteatro ha partecipato con interesse sia al convegno  del 28 organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria  sulla bonifica del teatro che alla visita guidata del 30 gennaio, in quanto cittadini siamo felici per l’avvenuta restituzione dello stabile bonificato. Abbiamo apprezzato in modo particolare il metodo seguito per la bonifica che  risponde a criteri scientifici e trasparenti e ha  definito ruoli precisi fra pubblico e privato.

Naturalmente siamo altrettanto consapevoli dell’enorme impegno che l’amministrazione comunale di Alessandria dovrà prossimamente dimostrare per ridare vita al teatro comunale (così ci piace chiamarlo) per renderlo ancora un punto centrale della politica culturale cittadina.

Infatti vogliamo sperare che questa rinascita nasca da un progetto radicato nel territorio e anche ambizioso. Entriamo subito nello spinoso problema del finanziamento che dovrà vedere impegnati, secondo noi, i livelli locali ma anche i livelli nazionali. Pensiamo infatti che se non ci sarà un contributo consistente pubblico derivante da un impegno nazionale, anche in virtù dello specifico disastro ambientale da amianto, non sarà possibile il recupero  fruibile e attivo della struttura.

Anche Regione Piemonte, che pur soffre da un punto di vista economico,  deve essere vicina ad Alessandria, non fosse altro per essere stata una delle protagoniste della nascita della Fondazione Teatro Regionale.

Dalle cronache cittadine, come tutti, abbiamo appreso dell’intenzione di trasformare la struttura in un polo culturale comprensivo di più arti: la visiva, la pittorica, la fotografica. Pur essendo concordi, in linea di massima, pensiamo che l’ipotesi sia ancora tutta da sviluppare, anche semplicemente per la sua eventuale sostenibilità economica e ci auguriamo che possibili modifiche all’attuale impianto strutturale non  vadano a ledere elementi d’eccellenza come ad esempio il palcoscenico della sala grande.

Altro punto da chiarire è l’ipotesi gestionale, sperando che la parte pubblica mantenga un chiaro ruolo di indirizzo e trovi la formula  istituzionale adatta a questa nuova sfida. Soddisfatti per l’obiettivo raggiunto della bonifica e la conseguente  restituzione alla Città del teatro, il comitato continuerà a vigilare sui passaggi necessari alla ripresa delle attività teatrali e  cinematografiche, confrontandosi con la cittadinanza e l’amministrazione  comunale”. 

 

 

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