Autore Redazione
mercoledì
10 Febbraio 2016
15:08
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Politica - Alessandria

Le precisazioni di Uil, Cisl, Fials, Nursing Up, Ugl Sanità e Nursind sull’accordo mobilità interna con l’Asl Al

Le precisazioni di Uil, Cisl, Fials, Nursing Up, Ugl Sanità e Nursind sull’accordo mobilità interna con l’Asl Al

ALESSANDRIA – In un comunicato congiunto, Uil Fpl, Cisl Fp, Fials, Nursing Up, Ugl Sanità e Nursind, hanno voluto fare alcune precisazioni in merito all’accordo sulla mobilità interna siglato con l’Asl Al. L’intesa non è stata sottoscritta da Fp Cgil, hanno evidenziato le altre sigle sindacali, in quanto per  sindacato di categoria della Camera del Lavoro l’accordo introdurrebbe “regole peggiorative per i dipendenti dando via libera alla mobilità discrezionale da parte dell’azienda”.

Ma i signori rappresentanti di quella grande organizzazione sanno di cosa stiamo parlando? – hanno tuonato Uil Fpl, Cisl Fp, Fials, Nursing Up, Ugl Sanità e Nursind nel comunicato – vorremmo ricordare loro, e spiegare a tutti i lavoratori, che la proposta ricevuta dall’amministrazione dell’Asl era l’applicazione integrale del decreto Balduzzi ovvero nessuna mobilità all’interno dell’azienda nell’ambito dei 50 chilometri, con facoltà per l’azienda di spostare i lavoratori tra i diversi reparti e servizi a proprio piacimento, anche tra diverse città.

Solo grazie alla trattativa imposta all’Asl dalle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo e dai loro rappresentanti nelle Rsu si è riusciti a conquistare un accordo che ripristinava regole certe e non clientelari, facendo ancora una volta a meno della Fp Cgil”.

L’accordo, hanno aggiunto i sindacati firmatari della nota,  stabilisce diverse tipologie di mobilità:

  • quella che prevede la presentazione di una domanda che manifesti disponibilità a cambiare reparto/servizio presentata all’inizio dell’anno e valevole per un anno con la libera scelta dei lavoratori (vedi le decine di dichiarazioni di disponibilità  presentate in questi giorni)
  • la mobilità tra presidi ospedalieri o distretti di città diverse, regolata con avvisi di mobilità aperti a tutti i lavoratori dell’Asl con la predisposizione di graduatorie che tengano conto dell’anzianità, dei percorsi di formazione e dei carichi familiari
  • la mobilità per i lavoratori di quei reparti o servizi che verranno soppressi nelle diverse sedi lavorative con avvisi di mobilità riservati esclusivamente a questi lavoratori privilegiando come requisiti l’anzianità ed i carichi familiari, nonché un incentivo economico, non previsto da nessuna normativa, per il disagio, nel caso di trasferimento in altra località.

Invitiamo quindi tutti i lavoratori – hanno concluso Uil Fpl, Cisl Fp, Fials, Nursing Up, Ugl Sanità e Nursind – a verificare prima di credere a tutto quello che si racconta”

 

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