Autore Redazione
lunedì
15 Febbraio 2016
23:19
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Politica - Alessandria

Un vademecum per uscire dal caos vetrine e ammorbidire la furia dei commercianti

Un vademecum per uscire dal caos vetrine e ammorbidire la furia dei commercianti

ALESSANDRIA – Anche il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ritiene la norma sulla tassa comunale sulla pubblicità, per come è configurata ora, ingiusta. Ma è uno dei pochi punto di contatto con i commercianti. La serata chiarificatrice di lunedì sera, a Palazzo Monferrato, ha infatti riproposto l’insofferenza dei negozianti alessandrini nei confronti di una imposta che, rispetto al passato, è ora richiesta con una puntualità e un rigore a quanto pare sconosciuto fino ad alcuni mesi fa.
Ma la questione sollevata dai commercianti non è stata tanto la puntigliosa solerzia di Ica, imposta dalla legge, quanto l’atteggiamento ritenuto “leggero” da parte dell’amministrazione. Secondo gli imprenditori infatti l’approccio “all’acqua di rose” da parte di Aspal in passato avrebbe dovuto indurre Palazzo Rosso ad adottare un atteggiamento più chiaro e corretto nei confronti della categoria.

Non capisco perché la legge non sia mai stata applicata – ha tuonato un commerciante”. “A fronte della confusione voi dovevate aspettare a chiedere i pagamenti. La verità – ha urlato un altro negoziante poco prima di uscire infuriato – è che non siete mai stati sedici ore dentro un negozio.”
Il sindaco ha replicato spiegando l’impossibilità di agire diversamente e soprattutto la necessità di far rispettare la legge: “noi abbiamo anche prorogato le scadenze ma le norme ci sono sempre state così come ci sono stati 790 commercianti che hanno sempre pagato queste imposte. Il problema è che in passato non sono stati fatti i controlli adeguati”.

Comunque il sindaco ha provato a mitigare una situazione decisamente confusionaria. per questo ha fatto predisporre un vademecum per cercare di aiutare i commercianti a orientarsi nella farraginosa normativa sull’imposta pubblicitaria. “La vicenda è particolarmente complicata per come si è sviluppata negli anni la dinamica di esazione di questo tributo – ha aggiunto il sindaco. Io sono disposta a muovermi per aiutare a cambiare questa norma ma noi come Comune non possiamo fare molto. Oggi intanto abbiamo messo in campo dei provvedimenti amministrativi che possano introdurre elementi di interpretazione atti a fugare quei dubbi e quelle incertezze che non stravolgono la pesantezza di un tributo derivato dalla norma ma che certamente danno degli elementi di chiarezza.”

L’amministrazione ha infatti preparato un vademecum (lo trovate QUI) che sviluppa anche qualche escamotage illustrato ieri dall’ingegnere del Comune, Gianpiero Cerutti, investito dal sindaco “dell’ingrato compito di approfondire e occuparsi della materia oggetto del contendere“. Un compito effettivamente “ingrato” visto che tra gli strumenti studiati per ammorbidire la tassazione è stata esposta, per esempio, la possibilità di esporre pubblicità a un metro di distanza dalla vetrata per usufruire dell’esenzione. Una scappatoia illustrata mentre Bruno Delfino, funzionario Ica srl, non appariva troppo convinto. Ma il “percorso è in fieri e un passo alla volta tutti i casi verranno esaminati e approfonditi – ha spiegato l’ingegner Cerutti”. Anche se i commercianti avrebbero voluto spiegazioni più esaustive e dettagliate.

Ma il problema è proprio questo la difficoltà di trovare soluzioni meno vessatorie nelle pieghe di norme, articoli e sentenze. Ogni caso insomma, per avere certezze, dovrà essere esaminato con attenzione e singolarmente per evitare di trovare nella cassetta delle lettere amare sorprese. L’amministrazione anche per questo ha predisposto una serie di giorni di incontri per affrontare tutte le problematiche negli uffici di Ica, in via Don Bosco 57 ad Alessandria. Si terranno mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19, negli uffici di Ica, dalle 13 alle 15.30 e dalle 19 alle 22. Lo stesso accadrà nei giorni a venire e cioè lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24. 

I commercianti usciti dell’incontro non hanno però fugato i loro dubbi. Rimangono infatti le misure drastiche adottate da molti, come l’oscuramento di insegne e vetrine, o l’affannosa ricerca di interpretazioni e cavilli dopo aver setacciato internet. Poi ogni vetrina di via San Lorenzo è diventata una palestra dove poter provare ad applicare le linee guida illustrate durante l’incontro. E ognuno, comprensibilmente, aveva una propria idea. 

Fabrizio Laddago

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