Autore Redazione
giovedì
25 Febbraio 2016
23:00
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Politica - Alessandria

I 10 lavoratori finiti nel Portale Mobilità: “il sovrannumero è solo l’anticamera dell’esubero”

I 10 lavoratori finiti nel Portale Mobilità: “il sovrannumero è solo l’anticamera dell’esubero”

ALESSANDRIA – Si aspettavano una medaglia o magari una targa di riconoscimento per i tanti anni di servizio svolti in Provincia. “Il premio” che hanno ricevuto 10 dipendenti di Palazzo Ghilini, “prossimi al pensionamento” è stato invece l’inserimento nel Portale della Mobilità attivato dal Governo per trovare una possibile ricollocazione al personale degli Enti pubblici. L’amara ironia di Bruno Ferraris, da 28 anni dipendente della Provincia di Alessandria, riflette lo stato d’animo degli altri suoi 9 colleghi recentemente dichiarati “in sovrannumero” dall’Ente. “Non parliamo di esuberi”, ha precisato nei giorni scorsi la Presidente della Provincia, Rita Rossa, perché i 10 lavoratori, insieme ai tre agenti della Polizia Provinciale già inseriti settimane fa nel database del sito, possono ancora sperare di trovare un “posto” in altri Comuni o Enti (clicca QUI per la notizia). Non essere chiamati “esuberi” è però magra consolazione per gli ultimi 10 lavoratori finiti nel portale perché, hanno spiegato in una lettera inviata in redazione, “il sovrannumero è semplicemente l’anticamera dell’esubero. A non essere andata già al gruppo di dipendenti è stata anche “l’impostazione” del recente comunicato della Presidente Rossa che in modo “poco corretto” avrebbe fatto passare il messaggio della mancata volontà dei dipendenti  di cogliere “le possibilità di ricollocazione loro offerte”. Per “tre volte”, come lei stessa ha precisato, Rita Rossa ha scritto a tutti i dipendenti di Palazzo Ghilini per informarli “di quanto stava accadendo all’Ente e ciò che sarebbe potuto accadere nel caso in cui non fossero state colte le opportunità offerte dalla Regione Piemonte”.  I “10 in sovrannumero”, ha replicato però il gruppo di lavoratori, non avevano le professionalità richieste per accedere ai bandi regionali e una parte svolge funzioni rimaste “per legge in capo all’Ente” e ha quindi “inteso” di “non essere interessata dal processo di ricollocazione”. “Nessuno dei 10 dipendenti è mai stato contattato o ha mai rifiutato una eventuale ricollocazione presso altre realtà lavorative” hanno puntualizzato nella lettera i lavoratori ora finiti nel Portale della Mobilità e “nessuno”  ha aggiunto a Radio Gold Bruno Ferraris, aveva mai espressamente paventato loro “il rischio soprannumero”. “Anzi, nei mesi scorsi io ricordo di aver letto grandi proclami sugli esuberi zero nelle Province del Piemonte”.  Alla fine, però, “le anticamere degli esuberi”  a Palazzo Ghilini sono arrivate a quota 13 e hanno fatto di Alessandria “l’unica Provincia piemontese e una delle pochissime Province italiane ad avere dichiarato i sovrannumeri”. “Come mai?” hanno quindi chiesto i dieci lavoratori che, “sorvolando” sulle modalità con cui è stata comunicata nei giorni scorsi “la nomination”, proprio non ci stanno allo scaricabarile, convinti di “pagare il prezzo dell’incapacità di altri di gestire il problema”.

Di seguito la lettera integrale inviata in redazione dai 10 dipendenti di Palazzo Ghilini

Vorremmo intervenire in merito agli articoli divulgati dalla nostra Presidente, circa l’inserimento di 10 dipendenti “prossimi” alla pensione sul portale per la mobilità istituito dal Dipartimento della Funzione Pubblica.

Proprio ai fini della corretta informazione vorremmo precisare quanto segue.

I dipendenti inseriti sul portale non avevano la possibilità di accedere ai bandi regionali, in quanto non in possesso delle professionalità richieste dalla Regione. Tra questi, altri operano in funzioni rimaste per legge in capo all’Ente e quindi, dalle lettere che la Presidente Rossa cita, si  intendeva che dette persone non erano interessate dal processo di ricollocazione.

Infine, nessuno dei 10 dipendenti è mai stato contattato o ha mai rifiutato una eventuale ricollocazione presso altre realtà lavorative.

Per cercare di ridurre la spesa del personale imposta all’ente a seguito del riordino delle proprie funzioni già iniziato nel 2014, l’Ente medesimo avrebbe potuto,   anche prima dell’indizione delle procedure di mobilità regionale (del novembre 2015),   valutare altre soluzioni, quali ad esempio la possibilità di trasferire/comandare qualche dipendente presso enti locali o enti presenti sul territorio provinciale, nel rispetto di una necessaria riorganizzazione dell’Ente, che non c’è stata.

La  decisione di  caricare quali soprannumerari  sul portale i dipendenti con maggiore anzianità di servizio doveva essere assunta  avendo prima  vagliato altre possibili soluzioni, da condividere col personale, che dell’iter del ridimensionamento dell’Ente non è mai stato informato correttamente.

Non appare corretto impostare comunicati stampa o articoli in modo tale da far intendere che le 10 persone inserite sul portale per la mobilità non hanno colto le possibilità di ricollocazione loro offerte. Queste 10 persone stanno pagando l’incapacità di altri di gestire il problema.

Sempre per dovere di chiarezza, ricordiamo che “sovrannumero” e “esubero” non sono la stessa cosa. Però il sovrannumero è semplicemente l’anticamera dell’esubero. Il tutto in una situazione di completa confusione ed in mancanza di qualsiasi informazione certa per il nostro futuro. Ad esempio, come mai la presidente Rossa scrive che il nostro posto di lavoro e la relativa retribuzione sono garantiti per due anni? Il personale in esubero messo in disponibilità è sospeso dall’attività lavorativa  e percepisce un’indennità pari all’80% dello stipendio.

Nasce, infine, spontanea una domanda: come mai la Provincia di Alessandria è l’unica Provincia piemontese ed una delle pochissime Province italiane ad avere dichiarato i sovrannumeri? Evitiamo di commentare il metodo usato per comunicarci che eravamo stati “nominati”..”

 

 

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