31 Marzo 2025
09:20
Ancora in stallo la gara per Amag Ambiente. Società, intanto, pronta per il porta a porta in zona industriale
RETTIFICA – Rispetto a quanto scritto nell’articolo, il presidente di Amag Ambiente, Paolo Borbon, ha precisato che una volta fatta la gara, tutti i dipendenti rimarranno in Amag Ambiente e il socio privato si occuperà “esclusivamente” dell’organizzazione del personale.
ALESSANDRIA – Non c’è solo la complicata vicenda del gestore unico del servizio idrico che coinvolge Amag Reti Idriche. Anche il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, in capo ad Amag Ambiente, è al centro delle polemiche. Da tempo, infatti, si attende il bando che porterà alla cessione del 49% delle quote della società del gruppo Amag che si occupa della raccolta dei rifiuti.
A differenza dell’idrico, dove le modalità di affidamento definitivo restano ancora da definire, la strada per la raccolta e il trasporto dei rifiuti è stata scelta da tempo: una gara a doppio oggetto che offre ai privati il 20% delle quote di Amag Ambiente, che sono del Consorzio di Bacino Alessandrino, più un 29% di quote della holding Amag S.p.A. Il bando sta avendo una “lunga gestazione”, ma il presidente di Amag Ambiente, Paolo Borbon, è fiducioso che la situazione possa sbloccarsi “in un paio di mesi” e guarda al prossimo mese di giugno: “È, però, una mia previsione e va presa con tutto il beneficio di inventario”.
Il Consorzio di Bacino è al lavoro con la società di consulenza “Erica Ambiente” per definire un progetto di raccolta rifiuti che segua “la linea di indirizzo” dettata dal Comune di Alessandria per le nuove modalità di raccolta, ha spiegato, e sarà poi la Società di Committenza Regionale (SCR) a fare la gara. Il progetto per la cessione del 49% di Amag Ambiente prevede un investimento di circa 20 milioni di euro da parte del nuovo socio privato che, nei successivi 15 anni, potrà poi incassare il canone per il servizio: “È stato previsto che l’investimento sia interamente a carico del privato, perché Amag spa non ha la forza per concorrere a un finanziamento di quella misura. Io, però, spero che tra qualche settimana, quando saranno chiarite anche altre partite, la holding possa comprovare la sua capacità di investimento al Comune di Alessandria, almeno in parte”.
L’importo del canone si sta “ancora calcolando” ed è uno degli elementi chiave della gara a doppio oggetto. Le entrate, ossia la Tari o la tariffa, che saranno incassate dalla società mista dovranno infatti essere sufficienti a bilanciare le “uscite”, ossia la somma che dovrà essere assicurata al privato che si occuperà del servizio: “Una prima bozza del piano economico-finanziario c’è già e credo sarà perfezionata entro i primi di aprile. Il consorzio deve limare alcuni aspetti tecnici ma credo siano a buon punto. Parallelamente va avanti la parte giuridica perché va fatto nuovo statuto, che fissa le regole della società, e nuovi patti parasociali che vanno allegato ai documenti di gara”.
Con il bando, il nuovo partner diventerà proprietario di tutti i mezzi e attrezzature oggi di Amag Ambiente e passeranno in capo al privato tutti i dipendenti dell’azienda. RETTIFICA: Per i dipendenti continuerà il rapporto con Amag Ambiente nella nuova società che vedrà l’ingresso del socio privato, che si occuperà “esclusivamente” dell’organizzazione del personale : “Il gruppo Amag ha più volte ribadito che tutti i lavoratori saranno salvaguardati. Francamente, in Amag Ambiente il numero dei dipendenti è corretto e, anzi, c’è una sofferenza dei dipendenti, perché questo è un lavoro usurante. Sarà poi necessario fare assunzioni anche per il servizio porta a porta in zona industriale.”
Il Comune di Alessandria ha scelto di estendere il porta a porta a tutto il territorio cittadino, con la sola zona Europista servita con “cassonetti intelligenti”, per poi arrivare ad applicare la tariffa “puntuale”, che prevede un costo fisso e una parte “variabile” che verrà calcolata sulla quantità di rifiuti conferiti dai singoli cittadini. L’estensione del porta a porta, però, mira soprattutto ad aumentare la differenziata in città. Alessandria, ha ricordato il presidente di Amag Ambiente, ha una percentuale di raccolta differenziata sotto la media regionale e, cosa più importante, “sotto i limiti imposti dalle normative”. Il capoluogo dovrebbe essere “almeno al 65%”, ma oggi “non arriva neppure al 50%”. La raccolta differenziata non è solo una “questione ambientale”, ma ha molto a che fare con l’importo dei bollettini della Tari. Quello che differenziamo ha “un valore“, mentre tutto quello che finisce indistintamente in discarica ha “un costo”, che espone a sanzioni i Comuni e che, in ogni caso, pesa sulle tasche dei cittadini: “E questo senza contare che la discarica di Alessandria è ormai agli sgoccioli“, ha ricordato Borbon.
Il centro e alcune aree del Cristo hanno già da anni il “porta a porta”, ma con il passare del tempo, e con il cambio di residenti, per Borbon si sono “perse le buone abitudini“. Ancor prima della gara per il servizio di raccolta, Amag Ambiente avvierà quindi una nuova campagna di comunicazione per ricordare come conferire correttamente i rifiuti, anche se, ammette il presidente di Amag Ambiente, è complicato cambiare abitudini “ingessate”. “Entro maggio”, quindi prima della gara, l’azienda attiverà il porta a porta nelle zone industriali della città: “Toglieremo i cassonetti dalle strade in D3, D4, D5 e D6 e daremo alle aziende cassonetti appropriati che andranno portati fuori in determinati giorni”, annuncia Borbon. Con il porta a porta nelle aree industriali si spera di porre un freno anche alla “migrazione di rifiuti” che da altre città finisce nei cassonetti delle aree industriali e, peggio ancora, sulle strade accanto ai cassonetti.
Il presidente di Amag Ambiente non si sbilancia sulle modalità scelte per la raccolta dei rifiuti in città e per le modalità della gara: “Possiamo discutere fino alla fine dei tempi oppure muoverci seguendo la strada indicata dal Comune. Come Amag Ambiente abbiamo dato alcuni suggerimenti al Consorzio di Bacino e al consulente sulla base delle nostre conoscenze e competenze. Su alcune cose siamo stati ascoltati, su altre no, come sempre avviene. In ogni caso, il bando stesso prevede che questo progetto venga sottoposto a miglioramenti da parte del privato che partecipa alla gara e io spero che, avendo davanti un orizzonte temporale lungo, una volta aumentata la differenziata, si possa pensare a un miglioramento tecnologico della raccolta”.