Nuovo asilo nido al quartiere Cristo, la giunta rassicura: “Impatto minimo sul verde e sul traffico”
ALESSANDRIA – “Offrire servizi ai cittadini è un nostro dovere“. Queste le parole del sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, che, insieme all’assessora all’Edilizia Scolastica Irene Molina e all’assessore ai Lavori Pubblici Michelangelo Serra ieri ha rassicurato una decina di residenti sulla bontà del progetto sul nuovo asilo nido tra via Paolo Sacco, via Remondino e via San Giacomo. Finanziato con 2.6 milioni di euro del Pnrr, compreso quello nuovo a Spinetta, il nuovo nido al quartiere Cristo sorgerà al massimo entro marzo 2026 e fornirà 40 nuovi posti, accontentando quindi la richiesta sempre più alta da parte delle famiglie.
Il primo cittadino ha risposto alle perplessità di alcuni alessandrini della zona, contrari alla collocazione in quella determinata area ritenuta meritevole di restare verde e che hanno lamentato la mancanza di coinvolgimento. Già nei giorni scorsi il tema era stato al centro di un botta e risposta tra Fratelli d’Italia e il Partito Democratico. “Innanzitutto dopo aver vinto il bando Pnrr i tempi per redigere il progetto erano molto brevi” ha spiegato Abonante “purtroppo non era possibile condividere e favorire la partecipazione dei cittadini nella scelta del luogo”. Il tempo a disposizione concesso a Palazzo Rosso era di appena due settimane: “Abbiamo analizzato tutto il quartiere Cristo: alla fine abbiamo optato per il tratto con la maggior richiesta di posti per i nidi e che si trova molto vicino alla zona più abitata”.
“Inoltre” ha precisato l’assessora Irene Molina “sarà una struttura molto bassa. Raggiungerà una altezza massima di 4.8 metri. Sarà ecocompatibile, tutta in legno e autosufficiente dal punto di vista energetico. Occuperà meno del 3% dell’intero parco: stiamo parlando di 520 metri quadrati a fronte di 18.500 metri quadrati, che resteranno verdi. Nessun albero sarà abbattuto. Anzi: ne saranno piantumati di più”.
“Posso comprendere la preoccupazione dei cittadini ma” ha assicurato l’assessore Michelangelo Serra “anche l’impatto sul traffico sarà quasi impercettibile. È stato calcolato intorno al 5% in più: stiamo parlando di 40 nuove famiglie che porteranno il loro figlio a orari scaglionati, non certo come quelle dei 400 studenti della vicina scuola Straneo. E poi ci auguriamo che possano utilizzare soprattutto la mobilità dolce: via Remondino, ad esempio, resterà pedonale. Con i cittadini discuteremo sulle ricadute legate al parco e alla viabilità: ad esempio ci confronteremo sull’aumento di strutture per i giochi, degli stalli per parcheggiare e dell’accessibilità per le bici. Alla fine questa area è stata preferita al parco davanti alla scuola Morbelli perché si tratta della zona con la più alta densità abitativa e con più parcheggi a disposizione. Anche i costi di manutenzione dell’intera struttura, infine, saranno molto bassi”.