25 aprile, ad Alessandria il monito dell’Anpi: “In Italia c’è un clima di sdoganamento del fascismo”
ALESSANDRIA – Nell’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo la città di Alessandria ha commemorato la Festa del 25 aprile con un ricco programma di cerimonie: la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti per la Libertà del Cimitero Urbano Monumentale, la celebrazione della Santa Messa officiata dal Vescovo in Duomo, il corteo, accompagnato dalla Banda Civica “Orchestra di Fiati G. Cantone”, che da Palazzo Ghilini si è poi trasferito in Municipio e alla fine in corso Crimea, davanti al Monumento ai Caduti. Davanti allo schieramento del picchetto d’onore interforze, dei Labari e dei Gonfaloni, si è tenuta la Cerimonia dell’Alzabandiera e l’Onore ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento.
Nei successivi interventi il presidente dell’Anpi Alessandria Dario Gemma ha ricordato gli ultimi due “atti intimidatori e violenti“: l’aggressione fascista al fotografo Roberto Giordanelli e le minacce al presidente dell’Anpi di Pontecurone. “Questi atti non ci intimoriscono ma non sono goliardia” ha ammonito Gemma “a livello nazionale riceviamo continue segnalazioni di provocazioni e non solo. Purtroppo c’è un clima diffuso in tutta Italia di sdoganamento del fascismo, un clima culturale di attacco ai valori fondanti della nostra Costituzione. Il nostro debito verso le partigiane e i partigiani è far sì che quello che è successo non avvenga mai più”.
“Fa piacere che la mia vicenda abbia fatto destare l’attenzione sulla lotta al fascismo” ha sottolineato a Radio Gold lo stesso Roberto Giordanelli, presente alla cerimonia “molti dicono che il fascismo sia finito ma in qualche frangia si sta risvegliando”.
“Abbiamo bisogno di riprendere una narrazione troppe volte epica e romantica della lotta partigiana” le parole del sindaco di Alessandria Giorgio Abonante “che spesso non ci ha fatto sentire all’altezza di questi destini. Invece dobbiamo sentirci all’altezza: se ricapitasse anche a noi sono convinto che ci comporteremmo nello stesso modo. Si è stato detto della banalità del male ma dobbiamo recuperare la semplicità del bene”.
“Dobbiamo ricordare la Liberazione come fosse ieri” ha aggiunto il presidente della Provincia Luigi Benzi “insieme possiamo lavorare per la pace, ricordando che l’Italia è unica, indivisibile e libera”. Nella sua orazione ufficiale, infine, l’ex sindaco di Alessandria Felice Borgoglio ha anche ricordato Papa Francesco: “La sua scomparsa è una grave perdita per la lotta alle diseguaglianze sociali e per la pace nel mondo, il suo insegnamento per un mondo più giusto non va disperso”.