Autore Redazione
lunedì
14 Marzo 2016
23:00
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Politica - Valenza

“Valenza torni a investire sulla formazione e il suo futuro”. Intanto si stringono rapporti con la Giordania

“Valenza torni a investire sulla formazione e il suo futuro”. Intanto si stringono rapporti con la Giordania

VALENZA – L’amministrazione di Valenza vuole governare il processo di formazione degli orafi. La difficile situazione economica non può essere abbandonata a se stessa, né un patrimonio di competenze come quello maturato a Valenza può essere perso. In questa direzione va la partnership tra il Foral e l’Università privata Jordanian Canadian College di Amman illustrata lunedì in conferenza stampa. Un percorso formativo che riguarderà, nel tempo, circa cento studenti giordani, interessati ad acquisire competenze in campo orafo. Sarà la stessa struttura privata a finanziare il progetto, avviato in collaborazione con il Foral. Si tratta però di un approccio che vede l’amministrazione parte attiva. Il sindaco, Gianluca Barbero, intende coltivare le competenze degli orafi valenzani e avviare focus formativi: “dobbiamo confrontarci sulla nostra capacità di costruire il prodotto per il mercato. Per questo motivo la formazione diventa la scommessa per i prossimi anni ma occorre l’appoggio delle aziende valenzane affinché si realizzi questo sforzo collaborativo improntato al nostro futuro. Abbiamo bisogno di riconoscerci tutti insieme in questo progetto. Il progetto avviato con la Giordania va anche in questo senso.”

Il legame di Valenza con la Giordania è dettato dal forte appeal esercitato dai prodotti italiani, ha spiegato, Mohammed Al-Hadid, General Manager della Jordanian Canadian College: “in Giordania il popolo italiano è molto amato e quindi siamo molto felici per il collegamento creato con Valenza. Il lavoro sarà utile per la mia università e per Valenza, già conosciuta a livello mondiale per essere leader nel settore dell’oro. Perciò saremo molto felici di insegnare ai ragazzi questo lavoro.” L’avvicinamento all’Italia è avvenuto anche grazie all’interessamento di Khaled Safran, da tempo in Italia, e promotore di questo lungo ponte culturale ed economico.

Per l’assessore Massimo Barbadoro il progetto ribadisce in modo netto un punto, e cioè che “il sistema economico valenzano deve ripartire dalla formazione. Ci siamo mossi in questo senso, anche con altri paesi, ed è questo uno scenario che ci dà prospettive all’estero. Vorremmo tentare di governare la formazione e gestire il knowhow del territorio. Non è più possibile chiudersi nel fortino ed evitare contatti con l’esterno per non divulgare competenze. L’amministrazione vuole aiutare la città a crescere e migliorare da questo punto di vista”.

I rapporti tra Giordania e Valenza saranno curati in città anche dal Foral, come ha spiegato la direttrice, Veronica Porro, soddisfatta per un nuovo allargamento degli orizzonti: “per noi non è una novità avere ospiti stranieri, da noi sono giunti allievi da tutto il mondo e sempre con ottimi risultati. Perciò il percorso diventa un ulteriore motivo di crescita”.

Anche il senatore Daniele Borioli, da poco nominato presidente della delegazione italiana che si occupa dei rapporti Italia-Giordania, guarda con interesse a questa nuova relazione soprattutto per la capacità attrattiva che potrà esercitare sul territorio: “si dice sempre come sia necessario attivare finanziamenti in Italia, visto che i talenti fuggono. Qui abbiamo un piccolo esempio. Il fatto che Valenza sia il posto dove si investe per formare credo sia un’azione importante per portare il nome della città nel mondo“.

Il Comune di Valenza in questo senso ha garantito il massimo interesse verso tutti i processi formativi: “siamo talmente impegnati nel gestire la crisi – ha spiegato il sindaco Gianluca Barberoche non ci preoccupiamo più del domani e quindi vogliamo cercare di puntare molto su questo aspetto di crescita della città.”

La collaborazione Valenza-Giordania verrà definita in questi giorni, di sicuro diversi giovani giordani faranno visita alla scuola Foral. Di certo, ha spiegato Mohammed Al-Hadid, “la Giordania è conosciuta come un centro di formazione in tutto il medio oriente. La formazione che riceveremo varrà anche per altri paesi vicini.”

Fabrizio Laddago

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