24 Giugno 2025
20:03
Soste e parcheggi, sindaco Abonante: “Comune pronto a gestirli in proprio, minimizzando l’impatto occupazionale”
ALESSANDRIA – La vicenda della gestione parcheggi con le strisce blu di Alessandria, in scadenza il 30 giugno, resta intricata. Prosegue infatti il muro contro muro tra Comune e Amag Mobilità. Questo martedì si è tenuto un confronto tra le parti in Prefettura, alla presenza anche dei rappresentanti sindacali di Uil Trasporti e di Filt Cgil. Lo scorso 12 giugno il Comune di Alessandria aveva chiesto ad Amag Mobilità i parcometri e tutte le apparecchiature per tornare a gestire il servizio in proprio dal 1 luglio. Quattro giorni dopo l’azienda ha chiesto spiegazioni sul futuro dei dipendenti, ipotizzando anche il rischio di risoluzione dei rapporti di lavoro.
Da qui la preoccupazione delle parti sociali che hanno così scritto al Prefetto Vinciguerra sollecitando un confronto. Su questo tema si esprimerà il Tar il prossimo 2 luglio, nel rispondere al ricorso di Amag Mobilità. “Ho ribadito con fermezza” ha spiegato il sindaco Abonante “la volontà e la necessità del Comune di avviare una nuova organizzazione di questi servizi (compresi il trasporto delle persone con disabilità e lo scuolabus, ndr) attraverso modalità di affidamento che rispettino le indicazioni del legislatore e restituiscano alla comunità alessandrina la piena potestà regolamentare. In altri termini, vogliamo che Alessandria torni ad avere la facoltà di decidere in autonomia la propria politica sui parcheggi e le relative tariffe. Per dirla ancora più chiaramente: riteniamo di avere il diritto – e il dovere – di decidere, ad esempio, sulla tariffazione di piazza della Libertà o sulla gestione dei pagamenti, attualmente affidata a un sistema moderno ma soggetto a gravi e quasi quotidiani malfunzionamenti. Comprendo che questa posizione, assunta nell’interesse dell’intera cittadinanza, possa non essere condivisa da una società privata come Amag Mobilità, né da alcune organizzazioni sindacali. Tuttavia, nessuno può pretendere di imporre alla popolazione scelte superate, nate in contesti storici molto diversi, che oggi non rispondono più all’interesse collettivo. I contratti sono in scadenza. Come già dimostrato in altre occasioni, siamo e restiamo disponibili a confrontarci per minimizzare l’impatto occupazionale su lavoratrici e lavoratori”.
Abonante ha poi spiegato perché, a un certo punto della riunione, ha lasciato il tavolo: “L’ho fatto” ha precisato il primo cittadino “quando è apparso evidente l’intento di imporre al Comune una proroga costosissima, totalmente disallineata dagli interessi della comunità alessandrina e in contrasto con le valutazioni espresse dallo Stato e dalla Corte dei Conti, che hanno più volte censurato proroghe e affidamenti analoghi. Questo tema non è isolato: è coerente con il lavoro che stiamo portando avanti anche su altri fronti, come quello dei cimiteri e dell’illuminazione pubblica. La nostra volontà è chiara: non intendiamo più cedere ai privati la gestione – e i profitti – dei servizi che il Comune è in grado di gestire direttamente, nell’interesse pubblico. Perché gestire in proprio, quando è possibile, significa migliorare la qualità dei servizi e rimettere al centro le esigenze delle cittadine e dei cittadini”.
Sul fronte sindacale è intervenuto su Radio Gold Alessandro Porta, di Uil Trasporti, preoccupato per il futuro dei lavoratori: “Non sono soddisfatto, mi sarei aspettato dal Comune e dall’azienda una vera disponibilità nel chiarire il futuro dei lavoratori. Le risposte non sono arrivate. Sono profondamente deluso. Ritengo, inoltre, inaccettabile il fatto che il sindaco Abonante abbia abbandonato la riunione. Confidiamo che si possa arrivare al 2 luglio per capire dalla sentenza del Tar chi ha ragione. Occorre trovare una soluzione ma, dopo il confronto di oggi, sono pessimista”.