Autore Redazione
martedì
15 Marzo 2016
04:15
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Politica - Alessandria

“Atm verso la messa in liquidazione”: il presidente Quagliotti riferisce in Comune

“Atm verso la messa in liquidazione”: il presidente Quagliotti riferisce in Comune

ALESSANDRIA – Atm verso la messa in liquidazione. Questo il futuro prossimo della partecipata del Comune di Alessandria. Lo ha riferito lo stesso presidente della azienda di trasporto Giancarlo Quagliotti ai consiglieri comunali durante l’ultima Commissione Bilancio. Due ore e mezza di relazione sulla crisi della partecipata, gravata da otto milioni di debiti. Una soluzione, quella della liquidazione, “realista” secondo Quagliotti. Al suo fianco anche l’altra consigliera di Atm Monia Barrasso. Numeri, quelli snocciolati da Quagliotti, che lasciano poco spazio a speranze: degli 8 milioni di perdite, 5 sono riconducibili a crediti inesigibili nei confronti di enti pubblici. “Il bilancio dell’azienda al 30 giugno scorso registrava debiti intorno al milione e 100 mila euro, le cifre però non corrispondevano alla dinamica dei conti e, dopo aver fatto un’indagine, abbiamo deciso di riformulare il bilancio al 30 di novembre. Dei crediti scritti a bilancio, presi voce per voce, abbiamo così verificato l’inesigibilità.” Il problema di ATM, però, si annida soprattutto negli altri 3 milioni di debito, relativi a uno squilibrio economico dell’esercizio e non frutto di operazioni straordinarie e che, se restassero così le cose si produrrebbero ogni anno. “Di questo passo ogni anno si producono 3 milioni di disavanzo, Atm è una società che produce debiti. Serve una ristrutturazione radicale sia sul fronte dei servizi che su quello dei dipendenti, negli ultimi cinque anni la somma delle perdite ammonta a 21 milioni” ha aggiunto Quagliotti. Di tre milioni è poi il taglio dei fondi per il tpl da parte della Regione, un alto fatto che di certo ha pesato. Per questo all’assemblea dei soci di giovedì il cda di Atm proporrà la strada della messa in liquidazione. In quell’occasione sarà nominato il liquidatore. “L’alternativa sarebbe stata la dichiarazione di fallimento, che avrebbe però spogliato la politica delle sue responsabilità.”

Nel dettaglio, poi, sono diverse le zavorre che gravano sui conti della partecipata: il settore parcheggi, ad esempio, genera più di un milione di perdite. Quello di via Parma comporta una gestione operosissima, con un mutuo di un milione e mezzo. La causa con l’impresa di controparte si dovrebbe chiudere a giugno, ha fatto sapere Quagliotti.

A fine novembre l’attuale cda di Atm ha risolto anche il nodo del Ministero Economia e Finanze, autore di diverse e stringenti osservazioni, tutte soddisfatte.

Presente alla Commissione Bilancio anche l’assessore Giorgio Abonante. L’esponente della Giunta Rossa ha confermato la necessità di mandare Atm in liquidazione: “Una ricapitalizzazione da parte di Palazzo Rosso sarebbe stata impossibile. Avrebbe significato il secondo dissesto del Comune. Ci impegneremo a salvaguardare i dipendenti. Già nell’estate 2014 la giunta e il consiglio comunale avevano approvato un atto di indirizzo che già anticipava le nostre mosse: e cioè attuare una modernizzazione del sistema attraverso le gare, salvando il salvabile, a fronte di un sistema politico la cui lentezza di prolunga da 20 anni.

Alla prossima convocazione Bilancio su Atm, dopo l’assemblea dei soci di giovedì, saranno presenti anche le parti sociali.

Francesco Conti 

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