Polo logistico/urbano di Alessandria entro il 2033, Salvini: “Recupero straordinario di un’area sottoutilizzata”
ALESSANDRIA – Uno scalo merci in grado di attuare lo scambio gomma-ferro delle merci e un nuovo polo logistico e urbano che coniugherà, oltre alle merci, anche la natura, le persone e l’energia. Nell’Aula Magna del Disit dell’Università del Piemonte Orientale è stato presentato il masterplan nell’ambito del progetto di Alessandria Smistamento, condiviso con le Istituzioni territoriali, comprende una parte finanziata con risorse pubbliche e una parte con fondi privati attraverso lo strumento della finanza di progetto, e vedrà la valorizzazione di circa 1 milione di mq di aree comprese nello scalo di proprietà di RFI, FS Logistix e Trenitalia. Il nuovo polo urbano vedrà la rigenerazione di circa 70 ettari di immobili ferroviari inutilizzati; attraverso gara pubblica, è stato selezionato il progetto vincitore XChange realizzato da un gruppo di operatori con società capofila Valtidone S.p.A.
Su Radio Gold le parole del vicepremier e ministro Matteo Salvini, del Commissario Straordinario Calogero Mauceri, del progettista Marco Facchinetti e del presidente della Fondazione Slala Cesare Rossini.
Il team di progettisti ha visto coinvolti the Blossom Avenue, Carlo Ratti Associati e Land, architetti e pianificatori, insieme ad altri specialisti a supporto sui temi logistica, trasporti, sostenibilità, real estate. Il progetto XChange ha interpretato la rigenerazione urbana della superficie ferroviaria attraverso la realizzazione di quattro aree, che non comporteranno consumo di suolo pubblico: l’hub delle merci, delle persone, della natura e dell’energia.
La logistica merci copre circa 300 mila mq di superficie con oltre 15mila mq di servizi dedicati ai trasportatori; i quartieri per le persone, sviluppati su circa 160mila mq, sono articolati nel polo dell’housing e in un nuovo polo culturale e campus universitario con recupero degli storici fabbricati delle Officine.
Il progetto del verde comprende più di 200mila mq di aree attrezzate per lo sport e foreste, connesse da percorsi ciclopedonali estesi a tutta la lunghezza dello scalo; per finire, l’hub energetico con un canopy fotovoltaico lungo 2 km, dotato di pannelli fotovoltaici in grado di fornire una producibilità di circa 16mila MWh/anno. Il masterplan è la risposta del mercato all’investimento pubblico, attraverso Rete Ferroviaria Italiana, di circa 370 milioni di euro destinato alla realizzazione dello scalo innovativo ferroviario. L’obiettivo è trasformare gli attuali 30 ettari in un moderno ed efficiente hub intermodale e retroportuale per i rilanci ferroviari dei traffici internazionali; la posizione geografica, al centro del triangolo Torino-Genova-Milano e del corridoio europeo Reno-Alpi ne favorisce di gran lunga le capacità di sviluppo del basso Piemonte e dei porti di Genova e Savona.
Un progetto suddiviso in cinque fasi con cui RFI prevede di realizzare un hub ferroviario innovativo dotato di strutture tecnologicamente all’avanguardia. L’infrastruttura sarà servita da uno svincolo autostradale dedicato sulla A26 e dotata di gru a portale di 45 metri per la movimentazione delle merci lungo 4 binari con un modulo di 750 metri, 2 corsie stradali per lo scorrimento dei Tir e 4 corsie di stoccaggio per i container.
La prima fase è partita con l’aggiudicazione della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di ammodernamento tecnologico e infrastrutturale per un valore delle opere di circa 40 milioni di euro. L’obiettivo è terminare la riqualificazione dello scalo merci entro il 2028 e il masterplan entro il 2033.
“Il Ministro Salvini, il Commissario Straordinario per il Terzo Valico Mauceri e gli altri autorevoli stakeholders intervenuti alla presentazione del Masterplan del nuovo polo logistico e urbano, evoluzione del progetto di rilancio dell’ex scalo merci, hanno certificato ancora una volta, con estrema concretezza, l’assoluta centralità del nostro capoluogo, e di tutta la provincia, rispetto al percorso di sviluppo della logistica del Nord Ovest” ha rimarcato il capogruppo della Lega alla Camera, l’Onorevole Riccardo Molinari “un progetto, quello dello scalo merci, che è tassello di un più ampio mosaico, efficacemente sintetizzato nelle sue tappe essenziali dallo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dal 2018 in impegno congiunto con il Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, abbiamo lavorato a Roma (con l’appoggio sul nostro territorio fino al 2022 del sindaco Cuttica, oggi dell’assessore regionale Bussalino) affinché prendesse corpo e sostanza la visione del basso Piemonte come retroporto naturale della Liguria, attraverso una serie di norme di legge a cui abbiamo lavorato, che abbiamo proposto e fatto approvare al Parlamento. Le zone logistiche semplificate, l’arrivo di grandi player della logistica nel tortonese e nell’alessandrino, e appunto il progetto di trasformazione e riqualificazione dello scalo merci di Alessandria non sono quindi maturati ‘per caso’, ma sono la dimostrazione che la politica, quando lavora seriamente e con metodo, con concretezza e non per slogan, è decisiva per lo sviluppo economico e occupazionale di un territorio”.
“La presentazione ufficiale del nuovo scalo merci segna l’avvio concreto di un progetto che non solo rivoluziona la logistica, ma riqualifica un’intera area urbana e rilancia il ruolo strategico di Alessandria nel sistema dei trasporti e degli scambi europei” hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e alla Logistica, Enrico Bussalino “Come assessore e come alessandrino – ha precisato l’assessore Bussalino durante il suo intervento – vivo con orgoglio questo momento. Abbiamo creduto fortemente in questo investimento, che non è solo un’opera logistica ma un’occasione unica di rigenerazione urbana, innovazione e sviluppo economico sostenibile. Voglio rivolgere un ringraziamento particolare al Ministro Salvini, oggi ad Alessandria non per una semplice visita, ma per testimoniare un impegno reale e concreto dello Stato su un’infrastruttura strategica per l’intero Paese. Il suo sostegno, insieme al lavoro del Commissario straordinario Calogero Mauceri e all’impegno determinante dell’onorevole Riccardo Molinari, ha permesso di trasformare un progetto atteso da anni in una realtà operativa. Questa è la dimostrazione di cosa significa fare sistema tra territori, Regione e Governo centrale. Il Piemonte continuerà a lavorare con determinazione per rendere Alessandria un nodo logistico europeo, sostenibile e competitivo, pienamente inserito nella grande rete che parte dai porti liguri e si estende verso il cuore dell’Europa”.
“Non c’è solo la riqualificazione dello scalo merci ma” ha sottolineato il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante “è in gioco il disegno di sviluppo della città e del territorio. Ringrazio i tecnici del Comune di Alessandria che hanno saputo interpretare al meglio il territorio e le sue esigenze. Sappiamo che l’area alessandrina è oggetto di attenzione della logistica. Per noi è un progetto fondamentale: svilupperà anche il settore manifatturiero, non solo la logistica. Occorrerà fare affidamento sullo scalo per accorpare lì le attività produttive. Ci saranno spazi per la formazione e le attività culturali. Consentirà di legare tutte le aree della città, risolvendo quelle cesure che impediscono sviluppo. Il tema dei tempi sarà fondamentale. Noi come Comune di Alessandria siamo pronti da domani a supportare Regione e tecnici per portare avanti questo progetto”.
“La presentazione del nuovo scalo merci è un risultato importante” ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio Regionale ed esponente Pd Domenico Ravetti “ci avviciniamo alla posa della prima pietra ed auspichiamo che non sopraggiungano intoppi di nessun tipo. La rilevanza di questa infrastruttura per l’alessandrino è indiscutibile ma non dobbiamo dimenticarci che lo sviluppo della logistica deve avvenire nel rispetto del territorio e garantendo posti di lavori sicuri e di qualità. Ad oggi non esiste una “regia” che consenta di gestire il proliferare di insediamenti, soprattutto quelli non direttamente collegati al trasporto su ferro: come Partito Democratico abbiamo avanzato le nostre proposte e sarebbe importante se la Giunta regionale si rendesse disponibile ad un confronto in tal senso”.
Nel suo intervento, infine, il presidente della Fondazione Slala Cesare Rossini ha anche sollecitato l’esigenza di nuovi caselli autostradali: oltre a quello di Predosa anche a Pozzolo Formigaro e Mirabello.