15 Luglio 2025
13:29
Formaggi a latte crudo, Protopapa (Lega): “Con le nuove linee guida Ministero a rischio tante piccole aziende”
PIEMONTE – Il consigliere regionale della Lega, Marco Protopapa, ha invocato un “intervento urgente” per evitare possibili ripercussioni nei confronti dei piccoli produttori di formaggi a latte crudo, dei caseifici contadini, e dell’agricoltura artigianale, a fronte delle nuove linee guida ministeriali sul controllo di STEC (l’infezione da Escherichia coli produttore di Shiga-tossine, ndr) nel latte crudo. “Un comparto che rappresenta l’anima più autentica della nostra tradizione casearia” ha sottolineato l’esponente del Carroccio.
La recente circolare del Ministero della Salute, datata 8 luglio che accompagna le “Linee guida per il controllo di STEC nel latte non pastorizzato e nei prodotti derivati, invita le Regioni e le associazioni di categoria a promuoverne la diffusione e l’applicazione, ma secondo il consigliere rappresenta “una preoccupazione per l’intero settore delle produzioni artigianali a latte crudo”.
“Dobbiamo considerare” prosegue l’esponente della maggioranza “che un documento tecnico dovrebbe recepire le osservazioni fondamentali dei produttori, ma oggi viene presentato come misura a tutela della salute pubblica, quando nella sostanza si configura come un meccanismo di espulsione dal mercato per centinaia di piccole aziende agricole. Le nuove prescrizioni imporrebbero pratiche analitiche e controlli costosissimi, spesso insostenibili per le piccole realtà che hanno già di per sè il principio della genuinità, qualità e tutela della tradizione dei loro prodotti. Tutto questo con l’obbligo implicito della pastorizzazione del latte, tradendo così la natura stessa delle produzioni a latte crudo, che hanno fatto la storia del formaggio italiano. E’ importante ribadire che parliamo di un settore che ha sempre rispettato standard igienico-sanitari elevatissimi, spesso più stringenti di quelli imposti alle grandi industrie. I nostri casari sono custodi di una tradizione millenaria, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.
Protopapa ha quindi auspicato un confronto reale con le rappresentanze contadine: “Serve un dialogo trasparente, un metodo inclusivo, che valorizzi chi produce con serietà, non che imponga regole uguali per tutti senza tener conto delle profonde differenze tra produzioni industriali e artigianali. Non possiamo sacrificare l’eccellenza sull’altare di una sicurezza mal interpretata e tecnocratica. In un periodo dove dal governo si inneggia l’importanza e il valore della sovranità alimentare italiana per impedire che venga cancellato un patrimonio culturale e gastronomico che ci appartiene da generazioni non è possibile condividere un principio che va completamente in senso opposto”.
Foto di Anthony Arnaud da Pixabay