16 Luglio 2025
05:15
“Regole chiare e omogenee” per la libera professione dei medici nelle strutture pubbliche: sì della Regione
PIEMONTE – Il consiglio regionale ha approvato la legge che regolerà le modalità dell’esercizio dell’attività libero-professionale dei professionisti sanitari all’interno delle strutture pubbliche, la cosiddetta “legge intramoenia”. La norma, “voluta e scritta dal Presidente della Commissione Sanità Luigi Genesio Icardi“ ha sottolineato la Lega “colma un vuoto normativo importante e introduce regole chiare e omogenee su tutto il territorio regionale”.
“Con questo intervento assicuriamo e tuteliamo il diritto alla salute dei piemontesi e miglioriamo l’offerta di prestazioni sanitarie, incidendo anche sulle liste d’attesa. Questo è il primo passaggio – ha rimarcato Luigi Icardi – e a breve il Consiglio regionale dovrà approvare un dettagliato regolamento tecnico che consentirà alle aziende sanitarie di disciplinare con precisione e uniformità le procedure. E’ previsto anche un costante monitoraggio dello stato di applicazione della norma e la valutazione degli effetti della Legge su tempi d’attesa, efficienza del servizio e spesa pubblica. Ringrazio per la fattiva collaborazione i vice presidenti della Commissione sanità e le minoranze consigliari per la sensibilità dimostrata verso un tema delicato, molto complesso, ma di rilevanza notevole per il sistema sanitario piemontese. La Lega – concludono i consiglieri del Carroccio “ancora una volta dà prova di saper trasformare le parole in atti concreti, con una proposta che risponde a un’esigenza molto sentita da cittadini, operatori sanitari e istituzioni. Una sanità pubblica che funziona è una priorità e con questa legge il Piemonte fa un passo avanti”.
“Sono molto contento della legge sull’intramoenia approvata oggi dal Consiglio Regionale perché rafforza la sanità pubblica, evitando che la libera professione diventi un canale preferenziale esclusivamente per chi ha le possibilità economiche di ingresso e mette al centro i professionisti che operano negli ospedali pubblici” le parole dell’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi “la nuova legge introduce un principio di equità tra cittadini e territori, evitando che l’accesso alla libera professione dipenda dalla collocazione geografica o dalla possibilità economica, e al tempo stesso riconosce il valore dei professionisti che scelgono di rimanere nel servizio pubblico, offrendo loro la possibilità di integrare il proprio reddito, in un quadro di regole certe e trasparenti. Ringrazio il Presidente della 4a commissione Sanità Luigi Icardi per aver promosso questo approccio e per la collaborazione istituzionale. Ora proseguiamo il nostro lavoro, avendo sempre come priorità una sanità universale che metta al centro le persone, in particolare i più fragili e coloro che hanno difficoltà ad accedere alle cure”.