16 Luglio 2025
13:27
Treni verso Milano, Partito Democratico: “Per Alessandria non cambierà molto”
ALESSANDRIA – Dopo le dichiarazioni del consiglieri comunali della Lega Roggero e Cuttica di Revigliasco, non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico sul tema del potenziamento delle corse ferroviarie tra la provincia di Alessandria e Milano. “Siamo a un nuovo capitolo dell’ossessione delle destre alessandrine contro il sindaco e l’amministrazione di Alessandria per nascondere le loro incapacità di organizzazione del trasporto a livello nazionale tramite il Ministero dei Trasporti” ha sottolineato il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Rapisardo Antinucci “entrando nel merito il protocollo firmato dalle tre Regioni a cui la Lega fa riferimento non è ancora pubblico, non è ancora conosciuto, di fatto so quello che è stato letto sui giornali. Sembra di capire che la linea Alessandria – Milano Centrale si attesterà a Asti. Per noi alessandrini non cambia molto, se non che diventiamo stazione di transito e non di testa. Si parla in prospettiva di una redistribuzione degli orari da Alessandria, ma non si specifica. Gli orari non si conoscono. Nel frattempo sparisce uno dei pochi Frecciabianca che ci collegava ancora al mondo sulla direttrice tirrenica tratta Torino-Genova-Roma. Prima del COVID avevamo 18 collegamenti su Milano ora pochissimi e l’annuncio di un servizio ogni due ore non si avvicina nemmeno lontanamente al pre-Covid. Non si capisce come saremo collegati con Rogoredo e come si valorizzerà la dimensione del Piemonte Orientale”.
“Le notizie che sembrano arrivate paiono positive per l’Astigiano, ma per l’Alessandrino, se le corse restano le stesse e negli stessi orari, non cambia quasi nulla“ ha aggiunto il segretario provinciale del Pd Giorgio Laguzzi “Tortona ha avuto una attenzione perché di transito sulla Milano-Genova, Novi vede una linea cadenzata e non solo le corse pendolari. Si parla nel mediotermine di una redistribuzione di orari, ma non ci sono numeri in più, non ci sono nemmeno dei numeri da valutare. Si sa solo, dalle pagine social dell’assessore che le corse alessandrine si attestano su Asti. E’ sicuramente un atto importante quello di riunire le tre regioni, ma al momento per Alessandria non si legge nulla di diverso da quanto c’è e quello che è concessa è una prospettiva non quantificata. Peraltro alla riunione a cui si fa riferimento mancava l’Emilia-Romagna: scelta politica, dimenticanza o mancato interesse per i collegamenti fondamentali verso la via Emilia?”