Autore Redazione
giovedì
17 Marzo 2016
23:00
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Politica - Valenza

Forza Italia vuole un “no” secco dalla maggioranza di Valenza sulla discarica amianto

Forza Italia vuole un “no” secco dalla maggioranza di Valenza sulla discarica amianto

VALENZA – Continuano le prese di posizione contro la possibile discarica amianto a Mirabello Monferrato, comune confinante con la frazione valenzana di Villabella. Anche Forza Italia, a Valenza, ha ribadito la netta opposizione alla creazione del nuovo “impianto di smaltimento” per le conseguenze che “potrebbe avere sul territorio“.

Forza Italia ha rafforzato il parere contrario della Commissione di Partecipazione di zona e ribadito il “no” già espresso durante il consiglio comunale valenzano dello scorso gennaio, durante il quale venne interpellato il sindaco Gianluca Barbero per sapere quale fosse la posizione dell’amministrazione valenzana sul controverso argomento. La posizione, definita ambigua da Forza Italia, ha così spinto il partito a pretendere da Palazzo Pellizzari una “chiara presa di posizione“.

La nostra linea di fermo rifiuto della discarica – ha spiegato Alessandro Deangelis, coordinatore cittadino di Forza Italia – è coerente con un percorso iniziato quando Sergio Cassano era sindaco. Noi fummo contrari fin da subito. Oggi sappiamo che sono in corso tre carotaggi, ma, a prescindere dalle risultanze in quel senso, diciamo “no” alla discarica per la vicinanza a una frazione, per le strade, poco consone rispetto al sito individuato e poi per la mancanza di una concertazione da parte del sindaco di Casale con tutto il resto del territorio.”

Forza Italia perciò, nel prossimo consiglio comunale, presenterà una mozione volta ad avere “una risposta certa e contraria a quella discarica“. “Noi – ha concluso Deangelis – vogliamo agire con il territorio perché la voce sia più univoca possibile contro questa possibilità e poi vogliamo agire anche in Provincia e Regione affinché la programmazione stralci Cascina San Lorenzo dai siti idonei a ospitare, anche nel futuro, questi insediamenti. Questa è la quarta volta che il rischio discarica si ripropone in quell’area”. 

Fabrizio Laddago

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