Sindaco Valenza: “Nessuna violenza tra Bissacco e Capuzzo. Voto sul bilancio? Ormai siamo in campagna elettorale”

VALENZA – “Ormai siamo in campagna elettorale, gli schieramenti si sono già delineati”. Il sindaco di Valenza, Maurizio Oddone, ha commentato così quanto avvenuto ieri nel consiglio comunale della città dell’oro: il voto contrario dell’aula sulla richiesta di rinvio di un punto del bilancio. Su questo aspetto l’assessore Merlino aveva chiesto la fiducia. Il Partito Democratico ha definito questo stallo una “chiara crisi delle forze di maggioranza”.

“L’assessore al Bilancio, Luca Merlino, aveva chiesto di rinviare il voto su un punto del bilancio” ha sottolineato il sindaco Oddone “riguardava alcune inesattezze dal punto di vista formale che, però, non inficiano sugli equilibri e sulle quali né i dirigenti nei i revisori dei conti avevano posto delle osservazioni. Fosse stato per me lo avrei approvato e poi sanato con un atto di giunta per poi ripresentarlo al consiglio comunale successivo: si sarebbero velocizzati i tempi. Invece l’assessore Merlino ha posto la fiducia sul rinvio di quel punto: una fiducia che l’aula non ha votato. Ora cosa cambia? Mi confronterò con i consiglieri perché l’aula è sovrana. Per quanto mi riguarda la fiducia nell’assessore Merlino resta: è lui che l’ha chiesta all’aula, io non l’ho mai messa in discussione. Mi rimetterò alle sue valutazioni. Dico, inoltre, che il comportamento del presidente e dei due vicepresidenti del Consiglio Comunale (Spinelli, Capuzzo Lamperti e Di Carmelo, ndr) ha fatto mancare il numero legale. Ritengo, inoltre, inusuale la decisione presa di imperio del vicepresidente Capuzzo di chiudere il consiglio comunale. Se tutti i tre avessero continuato a esercitare la loro funzione di presidenti il numero legale non sarebbe mancato. Un commento sulla posizione del presidente Spinelli? Ha fatto la sua scelta, è sempre stato così da quattro anni”.

Oddone, infine, si è espresso anche sulla lite tra Capuzzo Lamperti e Bissacco: “Solo uno scambio di parole a voce alta, nessuna mano alzata e nessuna violenza”.