Autore Redazione
martedì
22 Marzo 2016
12:25
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Politica - Alessandria

Filt Cgil e Fit Cisl replicano a Uiltrasporti: “facciamo chiarezza sull’accordo con il Gruppo Gavio”

Filt Cgil e Fit Cisl replicano a Uiltrasporti: “facciamo chiarezza sull’accordo con il Gruppo Gavio”

ALESSANDRIA – I segretari di Filt Cgil, Raffaele Benedetto e Fit Cisl, Daniele Retini, hanno voluto replicare alle recenti dichiarazioni di Uiltrasporti sull’accordo territoriale siglato ad Arquata per le aziende del settore trasporto del Gruppo Gavio (clicca QUI per la notizia).

 “Pur non essendo abituati a rispondere ad altre organizzazioni in maniera pubblica come in questo caso – hanno scritto in un comunicato congiunto –  è doveroso da parte nostra, essendo stati chiamati in causa, riferire alcune considerazioni in merito a quanto asserito da Uiltrasporti nella sua conferenza stampa ripresa da più quotidiani cartacei e on line.

Intanto bisognerebbe avere un unico metodo di approccio agli accordi.  Se ci sono le altre sigle sindacali, si richiama all’unitarietà.  Se invece in un’azienda si è presenti da soli come organizzazione, si possono fare tutti gli accordi possibili ed immaginabili.

Sono regole che valgono sempre o solo a piacimento del momento o di qualcuno?

Tra l’altro il contratto nazionale di settore concede la possibilità di stipulare accordi di secondo livello sia territoriali che nazionali. Proprio sull’unitarietà vorremmo richiamare l’attenzione della Uiltrasporti e degli amici che hanno tenuto la conferenza stampa, per chiedere loro se ricordano che esattamente nel 2008, si sono “defilati” dagli accordi nazionali asserendo che le trattative andavano svolte a livello locale!

Allora proprio per fare bene gli interessi dei lavoratori, se si cambia idea la si condivida.

L’accordo di Arquata Scrivia richiamato nella conferenza stampa, per completezza di informazione, era a carattere sperimentale e comunque non avendo dato gli esiti previsti, è stato disdettato a novembre 2015 dalla Filt Cgil e dalla Fit Cisl.

Quando si parla di accordo sanzionatorio, bisogna avere il coraggio e la lealtà di dare le giuste informazioni. Le normative vigenti, danno la possibilità alla società in caso di danno arrecato dal dipendente per comprovata negligenza, di trattenere l’intera cifra contestatagli.

E non solo una quota minima che così come previsto da quell’accordo, doveva essere discussa di volta in volta da una commissione.

Oltretutto quell’accordo, aveva però permesso di azzerare ed annullare tutte le sanzioni e le richieste per danni arrecate prima della data di stipula dello stesso.

Giusto per fare chiarezza, il 29 marzo a Milano si terrà l’attivo unitario dei delegati della sola filiera containers e non di tutte le realtà presenti all’interno del gruppo Gavio.

Questa riunione è stata fortemente voluta dalle segreterie territoriali di Cgil e Cisl di Alessandria coinvolgendo tutti i territori interessati come Alessandria, Spezia, Livorno proprio per avere una voce unica ed affrontare i problemi con le idee chiare.

Siamo dispiaciuti quando leggiamo l’invito della Uil a condurre in maniera unitaria sia le trattative che gli accordi. E ancora più dispiaciuti lo siamo se leggiamo che c’è stata una rottura tra sindacati.

Ma quando sarebbe successo?

Ricordiamo che assieme, a dicembre 2014 è stato stipulato accordo della filiera extrarete e ad aprile del 2015 accordo della Gavio Spa che ha di gran lunga migliorato sia gli aspetti economici di quei dipendenti che quelli normativi. Abbiamo gestito assieme casse integrazioni e richieste a vario titolo. E lo abbiamo fatto sia a livello territoriale che nazionale. Allora se gli accordi territoriali sono illegittimi così come asserito, ce lo si dica!

Perché dovremmo a questo punto, disdettare l’accordo fatto con la società di trasporto Gavio Spa (unitariamente) e riportare i lavoratori ad avere condizioni peggiorative.

In riferimento al dato annunciato dalla UIL inerente il numero degli iscritti, non si ha alcun riscontro ufficiale. Anche perché, considerato il numero storicamente presente di lavoratori iscritti alle  organizzazioni di Cgil e Cisl, il numero degli iscritti ad una sola organizzazione non può essere superiore al numero dei lavoratori che è stato citato”.

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