Autore Redazione
lunedì
28 Marzo 2016
22:04
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Politica - Casale Monferrato

Scontro su infettivologia ma il sindaco di Casale garantisce: “reparto aperto e il servizio non cambierà”

Scontro su infettivologia ma il sindaco di Casale garantisce: “reparto aperto e il servizio non cambierà”

CASALE MONFERRATO – A Casale continua a tenere banco la questione sanità. Uno dei temi più roventi è quello legato al reparto di infettivologia dell’Ospedale Santo Spirito definito uno dei “comparti più all’avanguardia dell’intero nosocomio“. Il problema però, secondo il Presidio Sanità, è che questa eccellenza sarebbe a rischio. “La volontà – dicono i rappresentanti del presidio – è quella di sopprimere i dieci posti letto presenti nel reparto. Ipotesi che fa rima, in primis con l’ennesimo disagio e categorizzazione del plesso casalese come centro di ‘Serie B’, e con la solita dimostrazione di inefficienza e spreco delle risorse pubbliche. Il perché è presto detto, ed i dati non possono far altro che confermare quanto scritto poco sopra. Innanzitutto, la giovane età del reparto, assemblato soltanto nel 2003, dunque tra i più moderni dell’Ospedale Santo Spirito con stanziamenti per 4 milioni di euro. Fondi che, certamente, in un momento di austerity come questo non meriterebbero di venire sprecati transennando gli ingressi del ramo ospedaliero, soprattutto in considerazione del fatto che i dieci letti a disposizione, sono e restano occupati senza sosta dai degenti, come confermato nei giorni scorsi a mezzo stampa da illustri esponenti medici della zona“.

Secondo gli esponenti del Presidio Sanità la manovra avrebbe come obiettivo “un’inutile e poco funzionale manovra di accentramento, tagliando una struttura sana ed efficiente, lasciando in vita quella dell’Ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, situata in un plesso certamente più vetusto e meno fornito“. “Sarebbe l’ennesimo schiaffo da parte di un’Amministrazione menefreghista difronte alle necessità della cittadinanza, che spesso e volentieri vengono barattate e preferite agli interessi di partito imposti con specifiche chiamate a rapporto e firmate dalla ‘rossa’ Regione Piemonte“.

Per il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, i timori e le accuse sarebbero però infondate. “Io ho parlato di questo con le direzioni generale – ha spiegato il primo cittadino – e mi hanno riferito che fino al 31 dicembre 2016 tutto resterà così com’è. Dopo il primariato avrà sede all’Aso di Alessandria e governerà anche Casale e forse anche Asti. Il reparto rimarrà aperto e il servizio non cambierà. Ho avuto precise rassicurazioni a riguardo“. 

Fabrizio Laddago

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