29 Settembre 2025
15:36
Amag Mobilità, sindacati confermano la “condizione inaccettabile” rifiutata: “Si voleva licenziare liberamente”
ALESSANDRIA – “Stupiti“ dalle ultime dichiarazioni di Amag Mobilità, le segreterie provinciali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sono entrati nel merito degli esuberi dei lavoratori, replicando alla versione fornita dall’azienda sulle ultime trattative. “La richiesta di apertura degli ammortizzatori sociali da parte dell’azienda riguardava i Fondi di Integrazione Salariale e non il fondo di categoria, come da noi sostenuto in questi mesi. Ribadiamo che il contratto di riferimento applicato per i lavoratori è quello degli Autoferrotranvieri. Non comprendiamo per quale motivo avremmo dovuto accettare l’applicazione di un ammortizzatore sociale del settore commercio, che riteniamo meno remunerativo e, soprattutto, in contrasto con le disposizioni del nostro Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro”.
Le parti sociali hanno poi confermato la “condizione inaccettabile“ che Amag Mobilità avrebbe loro posto: “La possibilità per l’azienda di procedere a licenziamenti, al termine degli ammortizzatori sociali, senza alcuna opposizione da parte nostra. Eravamo disposti a incontrarci nuovamente al termine del periodo di ammortizzatori sociali per verificare e discutere eventuali soluzioni alternative, ma la controparte aziendale ha categoricamente rifiutato la nostra proposta, volendo imporre la condizione di poter licenziare liberamente”.
“Infine” hanno concluso i segretari provinciali Giancarlo Topino, Giacomo Monastra e Alessandro Porta “confermiamo quanto già sostenuto in passato: a nostro avviso, il numero di esuberi dichiarato dall’azienda era superiore a quello reale. Non avremmo potuto certificare un numero di esuberi gonfiato, né accettare l’applicazione di un ammortizzatore sociale diverso da quello previsto dal nostro CCNL. Non siamo d’accordo nella maniera più assoluta alla certificazione di esuberi, visto che non vi è alcuna crisi e nessuna diminuzione di lavoro e risorse anzi in un bando ci sono maggiori risorse di quelle attuali. Ribadiamo la nostra disponibilità ad aprire gli ammortizzatori sociali in modo corretto, ma è inaccettabile certificare più esuberi di quelli effettivi e, di fatto, dare il nostro consenso a futuri licenziamenti”.