Autore Redazione
venerdì
1 Aprile 2016
22:32
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Politica - Casale Monferrato

Accordo sindacati-Bistefani: per ora “fumata grigia”

Accordo sindacati-Bistefani: per ora “fumata grigia”

CASALE MONFERRATO – L’incontro tra sindacati e dirigenza del gruppo Bauli ha prodotto “una fumata grigia“. Lo ha detto Marco Malpassi della Flai Cgil, dopo il confronto tra sindacati e dirigenza. Lo stabilimento di Villanova Monferrato è destinato alla chiusura con il trasferimento della produzione a Verona. In ballo però ci sono oltre 110 lavoratori con tutte le loro famiglie. L’incontro in Confindustria di venerdì ha prodotto qualche risultato positivo ma non ha risolto tutti i problemi: “su tutta una serie di punti relativa al trasferimento, al trattamento, alle agevolazioni per il trasferimento, a parte una questione economica che pare risolvibile, più o meno ci siamo – ha spiegato Malpassi. C’è ancora troppa differenza invece rispetto agli incentivi a beneficio di coloro che non sono disponibili ad andare a Verona. Questo gap c’è ancora e per noi è troppo pesante quindi ci rivedremo giovedì prossimo per confrontarci con l’amministratore delegato Stefano Zancan per capire se sarà possibile arrivare a un accordo dignitoso“.

Sui soldi non si scherza in un momento come questo – ha aggiunto Malpassi. Non possiamo certo fare un accordo con la Bauli che consente al gruppo di chiudere lo stabilimento per quattro noccioline. Noi, con una serie di proposte, tenteremo ugualmente di salvarlo però se dobbiamo costruire un paracadute allora deve essere un paracadute serio. Ci sono molti lavoratori a cui mancano 5-6 anni per andare in pensione e per loro una decurtazione potrebbe essere veramente un problema nonostante l’incentivo. Perciò stiamo cercando di far tirare fuori risorse sostanziose in modo tale da aiutare i lavoratori“.

L’amministratore delegato Stefano Zancan nei giorni scorsi aveva motivato la decisione di chiudere a Villanova per i costi troppo alti di una produzione che è la metà di quella delle altre fabbriche del gruppo. Un “peso insostenibile”, ha aggiunto, nonostante i finanziamenti definiti cospicui effettuati dalla Bauli.

Nella foto il presidio dei lavoratori davanti a Confindustria (foto Filcams Cgil).

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