Autore Redazione
mercoledì
6 Aprile 2016
10:53
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Politica

Il questionario inopportuno della Bistefani ritirato

Il questionario inopportuno della Bistefani ritirato

AGGIORNAMENTO ORE 15.30 – “Il questionario doveva essere anonimo. Hanno consegnato questa cosa qua, noi abbiamo chiamato il capo delle risorse umane, Roberto Tamassia, e il questionario è stato sospeso“. È Marco Malpassi, segretario Flai Cgil, a parlare e a chiudere la vicenda. Il sindacalista ha spiegato che “il questionario si farà una volta raggiunto l’accordo. Una volta definita la data del trasferimento verrà riproposto il questionario per capire chi sarà disponibile al passaggio a Verona“.

CASALE MONFERRATO – Il parlamentare casalese, Fabio Lavagno, è tornato a parlare della vicenda Bistefani. Lo stabilimento a Villanova è destinato alla chiusura per la volontà del gruppo Bauli di spostare la produzione a Verona. Il politico ha definito non troppo corretta e sinonimo di una certa arroganza la distribuzione di alcuni questionari ai lavoratori. Nel documento, nominativo e quindi non anonimo, corredato di data di riconsegna e firma, si chiede la disponibilità o meno al trasferimento dal Monferrato a Verona. Per Lavagno si tratta di un atteggiamento quantomeno discutibile all’indomani del tavolo istituzionale locale e in piena trattativa sindacale.

“È un gesto spiacevole perché si inserisce alla vigilia del tavolo istituzionale e perché si tratta di un documento nominativo. È un atto che indica una certa arroganza da parte di un’azienda che forse non sa bene gestire questa vicenda. La decisione di spostare la produzione a Verona deve quindi essere contrastata in ogni maniera perché indebolisce il tessuto produttivo del casalese e di tutta la provincia. Devo dire che mi sarei aspettato risposte più forti da parte dei lavoratori e da parte che li rappresenta ma ovviamente loro siedono ai tavoli di contrattazione e loro devono sapere come condurre la questione. La decisione finale spetta ai lavoratori però conoscendo quali saranno le condizioni che troveranno, condizioni anche di natura economica e non con un modulo molto scarno in cui si chiede ‘accetti o non accetti di essere trasferito’, questo credo che sia quantomeno esecrabile“.

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